LO SCARPONE È IN CRISI: LA SAN GIORGIO CHIUDE I BATTENTI
Quaranta i dipendenti che rimarranno senza lavoro. Oggi le prime otto ore di sciopero
Maser – Quaranta i posti di lavoro a rischio. La chiusura dovrebbe avvenire entro fine anno. Oggi sciopero. I dipendenti della San Giorgio, faranno parte dei pochissimi in Veneto che hanno deciso di incrociare le braccia per lo sciopero nazionale del settore tessile-calzaturiero.
Saranno gli unici in provincia di Treviso. Sono anni che negli stabilimenti di Maser non si producono più i conosciuti scarponi da sci e da trekking. La San Giorgio nel ’93 venne acquisita dalla Salomon, nel ’98 la stessa Salomon passò sotto il controllo della Adidas, che a sua volta nel 2005 venne assorbita dalla finlandese Amer Sports.
La produzione ora è tutta all’estero, in particolare in Romania. A Maser, però, c’è il centro per la progettazione e la creazione dei prototipi; sono 52 i dipendenti che ci lavorano. 12 specializzati nello snow-board verrebbero trasferiti a Nervesa della Battaglia, dove al Amer Sports ha un’altra azienda simile.
Per gli altri 40, tecnici altamente specializzati, si pensa alla mobilità. I dipendenti hanno richiesto un incentivo all’esodo pari a venti mensilità, ma l’azienda non ne vuol sapere. Ha fatto una proposta inferiore e, nonostante siano due mesi che si sta negoziando, non si riesce a raggiungere un punto d’incontro.
Per questo è stato deciso un pacchetto di sciopero di venti ore. Le prime otto saranno oggi.
MC