CONEGLIANO -  I vittoriesi dicono che Quelli di Conegliano la pagina l’hanno copiata da loro. Quelli di Conegliano dicono che si sono ispirati a Quelli di Sacile. Di chiunque sia paternità, ieri pomeriggio la pagina Facebook “Sei di Vittorio se…”, creata da Liana Trianni, ha avuto un’impennata di commenti, post, foto, video. Un migliaio di vittoriesi ha contribuito con ricordi personali, modi di dire, espressioni idiomatiche (intraducibili in italiano) a connotare Vittorio Veneto con gli accenti più autentici che la città ha (e che spesso sono trasversali alle generazioni, condivisi da giovani e meno giovani). Qualche vittoriese, sulla pagina Sei di Vittorio se…a un certo punto (il campanilismo è tanto radicato che si fa un baffo della globalizzazione) ha scritto “Sei di Vittorio se non sei di Conegliano. Punto e basta”.

E chissà se è stato per questo pungolo, ma una ventina di ore fa il coneglianese “Marco MaBa” ha “risposto” creando una pagina analoga: Sei di Conegliano se… Anche sotto la collina del Cima i commenti sono fioccati in tempo record. “Sei di Conegliano se per te il parco Mozart resta “la stazione delle corriere”; sei di Conegliano se quando passavi al Biscione davi un occhio al Blockbuster; sei di Conegliano se quando vedevi in tv la pubblicità del Carpenè Malvolti ti riempivi d’orgoglio…”: questi e altri (relativi alle vecchie osterie o a negozi che hanno abbassato le serrande) i contributi arrivati finora alla pagina. Che (lo dico da vittoriese) ha una tonalità meno pulsante e colorita di quella di Vittorio. Vabbe’, direbbero Quelli di Conegliano, voi a Vittorio avevate La Barison e Topazio, ma la nostra Girasole chi se la scorda?