Traforo addio: il Tar dice no al tracciato
Il Tar boccia la delibera del Consiglio comunale targato Da Re
| Emanuela Da Ros |
VITTORIO VENETO – Traforo? Niente da fare. Così com’è (com’era?) il progetto del Traforo per bypassare Serravalle non può diventare realtà. La bocciatura sonora arriva dal Tribunale amministrativo di Venezia.
“Il Tar – spiega l’avvocato dei “ricorrenti” Giovanni Cussiol – ha accolto le istanze dei miei clienti adducendo due motivi di fondo. Nel primo, il tribunale contesta alla vecchia amministrazione vittoriese la possibilità (vietata dalla normativa di legge) di reiterare un vincolo di esproprio. Il che significa che da Borghel a via Carso il vecchio tracciato non può materializzarsi. In secondo luogo, il Tar accoglie le istanze dei ricorrenti relative al tratto via Carso- via Virgilio per una carenza di motivazioni nelle scelte operate dall’amministrazione comunale e dall’Anas”.
Prospettive future? “A questo punto – spiega l’avvocato Cussiol – bisogna vedere se la controparte, cioè Anas e Comune di Vittorio Veneto, decideranno di ricorrere in appello (al Consiglio di Stato), oppure ipotizzeranno un percorso diverso, tenendo conto che anche il vecchio tracciato da Rindola all’ospedale di Costa potrebbe venire cassato per i motivi di cui si è detto.”
Secondo l’avvocato (che non nasconde la propria soddisfazione per l’esito della sentenza), Anas e Comune dovranno quindi ripensare a un progetto alternativo per superare la stretta di Serravalle. Magari a un tracciato breve, che avrebbe tra l’altro costi più contenuti e problemi ambientali meno evidenti.
Soddisfazione per il pronunciamento del Tar esprime anche l’assessore Alessandro Mognol (in foto), che nei giorni scorsi – visto il recente impegno amministrativo – si era dimesso dal Comitato No Traforo. “Non credo – ipotizza Mognol – che il Comune vorrà ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza appena pronunciata. Penso piuttosto a un tavolo con Regione e Anas per individuare un tracciato alternativo e meno impattante.”
Si vedrà dunque nei prossimi giorni quali saranno le mosse che l’amministrazione adotterà. Si vedrà soprattutto quale sarà l’intendimento del sindaco Tonon che in campagna elettorale aveva detto sì al traforo mugugnando solo sull’uscita della nuova ipotetica tangenziale in via Virgilio.
Per il momento a “magnarse le man” (l’espressione idiomatica la ghe vol tutta) saranno probabilmente i proprietari dei terreni che, attraverso un accordo privato, avevano già venduto i propri possedimenti all’Anas. Se il tracciato (com’è verosimile) dovesse essere riveduto completamente i terreni acquisiti dall’Anas potrebbero essere messi all’asta. Ma, ovviamente, si tratta di ipotesi. Tutte da verificare.
Emanuela Da Ros