"NON SIAMO MORALISTI, MA GENTE CHE SI BATTE CONTRO L'INQUINAMENTO"
Dopo lo striscione sulla Feltrina, Arianova e Chenonsisappia chiedono un nuovo incontro al sindaco per conoscere i dati Arpav
| Laura Tuveri |
PEDEROBBA - Molti automobilisti di passaggio lungo la Feltrina venerdì mattina hanno letto uno striscione e lo hanno notato anche gli esponenti di “Chenonsisappia” e “Arianova”. Lo slogan recitava “3-4 falsi ambientalisti moralisti”.
”E’ facile presumere – sostengono gli attivisti che si battono per un ambiente sano - che gli autori di questo gesto volessero rivolgersi a noi e alla nostra attività. E questo non può che farci felici; finalmente le nostre azioni dimostrative e di sensibilizzazione stanno portando ad un primo risultato: smuovere le coscienze a lungo sopite. Non ci sentiamo, però, i destinatari di questa singolare comunicazione”.
Ci tengono, anzi, a far sapere che le due associazioni non sono “3-4 ambientalisti” ma tanti cittadini e numerose famiglie. Chenonsisappia è da poco nata dall’unione di 12 associazioni che raggruppano centinaia di persone che vivono nella Pedemontana. AriaNova invece ha il sostegno di oltre 4.200 cittadini che hanno deciso di firmare la prima petizione contro l’incenerimento dei pneumatici presso la Cementi Rossi.
In questo caso Arianova ci tiene a ribadire che l’attività di sensibilizzazione che stanno mettendo in atto non minaccia affatto i posti di lavoro e mira solo ad evitare che la Pedemontana rimanga e diventi ancora di più in futuro, un luogo inquinato e invivibile, per l’interesse di pochi a danno di tutti gli altri.
“Siamo comunque felici di rilevare – sottolineano le associazioni - come la società civile si stia mobilitando per difendere una propria idea, un proprio valore e un proprio sindaco. Il dibattito è sempre auspicabile e costruttivo. Sarebbe corretto però che gli autori di questo atto dimostrativo si presentassero pubblicamente, come abbiamo fatto più volte noi, per sostenere ed esporre pubblicamente le proprie idee e non nascondendosi dietro uno striscione commissionato ad una tipografia.
Intanto i membri dei due sodalizi con l’occasione dello striscione, propongono nuovamente al sindaco di Pederobba un incontro pubblico rivolto ai cittadini per illustrare i risultati del monitoraggio dell’Arpav e spiegare perché, secondo il primo cittadino non è necessario preoccuparsi, né prendere alcun provvedimento concreto a limitazione delle emissioni inquinanti.
“Riteniamo, infatti, che questo incontro sia il minimo che il sindaco debba fare di fronte all’inquinamento da metalli pesanti, diossina e idrocarburi policliclici romatici, ma anche di fronte alla prospettiva di due nuovi coinceneritori e il previsto trattamento di 10 milioni di pneumatici a Possagno” concludono gli attivisti.