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03 dicembre 2024

Conegliano

Nonni a scuola di Whatsapp

A Conegliano laboratori di informatica per over 50

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Nonni a scuola di Whatsapp

CONEGLIANO - Perché una nonnina di 83 anni vuole imparare a usare Whatsapp?

Sono moltissimi gli anziani, a Conegliano e dintorni, che vorrebbero saperne di più di chat, browser, mail e youtube. Per affrontare meglio la vita quotidiana, sempre più digitale, e per avvicinarsi ai nipoti che, a quanto pare, comunicano meglio con lo smartphone che con le parole

 

E' già un successo l'iniziativa avviata a metà aprile a Conegliano e rivolta agli ultra 50enni che vogliono connettersi. Al mondo virtuale e alla famiglia reale. Due classi da 10 persone hanno iniziato le lezioni ma le richieste arrivate erano oltre 50. Sono tantissimi gli ultracinquantenni che non sanno usare il computer, né navigare in internet ma che vorrebbero già prenotare le vacanze on line. Il progetto, partito grazie a fondi regionali, all'Amministrazione e al Progetto Giovani di Conegliano si avvale della collaborazione di due giovani insegnanti 25enni che, armati di conoscenze informatiche, pazienza, e buona volontà spiegano ad adulti e anziani (gli allievi hanno dai 60 agli 80 anni) cosa sia un browser, come funzionano i social network e quali sono i vantaggi e i pericoli della rete.

 

"Quello che si tiene presso il Biscione - spiega Shaki che, insieme a Martino, si è reso disponibile come insegnante - è più che altro un laboratorio. Oltre a nozioni teoriche e un'introduzione all'utilizzo del computer, rispondiamo alle domande degli allievi. Mostriamo loro come inviare mail, connettersi ai siti internet, e come difendersi dalle trappole che possiamo trovare in rete. La gente non si rende conto che, nel mare del web, insieme alle opportunità si nasconde alche il pericolo".

 

Questo laboratorio è inserito in un ben più ampio progetto che vede il Comune di Conegliano premiato dalla Regione Veneto come modello di gestione dei Centri pubblici di accesso a internet P3@Veneto.

"Il premio regionale - spiega Serena Cesca, coordinatrice del Progetto Giovani - è un'importante riconoscimento dell’impegno che l’Amministrazione Comunale ha svolto in questi anni per ridurre il digital divide generazionale e diffondere l’utilizzo consapevole della rete coinvolgendo in maniera attiva e partecipata minori, adolescenti, genitori e anziani e con il contributo della scuola, delle associazioni, del privato sociale, di gruppi informali di cittadini e di giovani volontari".

"Quello che abbiamo avviato per gli over 50enni è un laboratorio di animazione più che un corso - specifica Cesca - Un momento in cui le diverse generazioni vivono insieme, dialogano, si conoscono e capiscono. Per gli anziani è importante imparare come si pagano i bollettini on line, come si acquista un biglietto del treno, come si scaricano i referti degli esami del sangue ma fondamentale è soprattutto rafforzare il rapporto tra nonno e nipote. Colmare quel gap generazionale che le nuove tecnologie, altrimenti, rischiano di allargare". "Il clima che si è creato in questi laboratori è familiare", continua Cesca che spiega come in "tutto il contesto del P3 si è ritrovata una cittadinanza unita, attiva, dove le generazioni comunicano sempre meglio, partecipando alle iniziative, interagendo, essendo utili le une alle altre, e sentendosi parte di una comunità".

 

Laboratori per anziani, ma anche per genitori, figli, possibilità di utilizzare i computer, il wi-fi, mostre, riunioni, iniziative in collaborazione con l'Ulls e la Cooperativa Insieme si può: numerose le attività avviate presso il P3 (attivo al Biscione) anche grazie ai contributi regionali che il Comune di Conegliano è riuscito a intercettare rispondendo ai bandi emessi dalla Regione Veneto. Attività che sono potute diventare realtà grazie all'assessore Gianbruno Panizzutti, informatico e motore di tutte le iniziative, grazie al Progetto Giovani che coordina tutte le iniziative. E per merito degli studenti, dei genitori, degli anziani che partecipano ai corsi, e di giovani come Shaki e Martino che passano il loro tempo libero insegnando a un'80enne come si invia una mail. E questa, assicurano i ragazzi, "non è un'impresa facile".

 



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Stefania De Bastiani

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