Nuova bretella: è sicura?
Amendola: "Altro cemento che sfregia il territorio"
CONEGLIANO - Se Parè, la scorsa estate, si è allagata (quasi) ad ogni temporale, cosa succederà quando sarà completata la nuova bretella, che consiste in una strada rialzata di quattro metri rispetto al suolo? Non è concreto il rischio di nuovi allagamenti, causati dall’effetto diga generato dalla bretella? Se lo chiede Luigi Amendola (in foto), consigliere provinciale Sinistra e Libertà, che sul tema ha presentato un’interrogazione. Nessun dubbio sulla bontà delle opere eseguite finora, ma Amendola chiede, per fugare ogni dubbio, ulteriori test sul terreno e sul sottosuolo, per capire come reagirà alla presenza della futura strada che collegherà la Provinciale 38 (da Pieve) alla Pontebbana.
«Certamente non è possibile una messa in sicurezza totale del territorio – spiega il consigliere di Sel – per essere certi che il rischio “diga” non si venga a creare, a causa della permeabilità del terreno, delle forti piogge che caratterizzano il territorio e che hanno allagato per mesi gli stessi cantieri della bretella, e del rischio costante di inondazioni da parte del fiume Crevada, che per stessa ammissione degli esperti non gode di ottima manutenzione né da parte delle autorità né da parte dei privati». Progettisti e tecnici, però, hanno già predisposto un sistema drenante in grado proprio di scongiurare il “rischio diga”; un sistema che non convince Amendola: «La soluzione di pompe e drenaggi sembra essere più che altro una soluzione a posteriori, la classica toppa che si è costretti a mettere perché si è voluto a tutti i costi costruire su un terreno non adatto. Senza dubbio è una soluzione che implica spese elevate e prolungate nel tempo a carico della comunità o del privato».
Eccesso di zelo? Dopo un’estate in cui un torrente di campagna come tanti, a Refrontolo, si è inghiottito quattro persone, è meglio non correre rischi. Amendola è preoccupato anche per l’area commerciale che sorgerà vicino alla bretella: altro cemento in più, altro terreno che, privato della sua naturale capacità di drenaggio, non potrà assorbire l’acqua.
A.D.P.