Nuovi timori per l’ospedale di Montebelluna: a giugno il primario va in pensione, ma ancora nessun concorso
Dopo il dibattuto caso della cardiologia, da anni senza titolare, ora anche la pediatria potrebbe avere la stessa sorte
MONTEBELLUNA - A giugno il primario di pediatria va in pensione ma ad oggi non è stato indetto nessun concorso, per sostituirlo. I tempi per attuare una sostituzione non sono certo brevi e l’imminente ritiro del primario Paolo Mesirca apre degli interrogativi non da poco sul reparto montebellunese, dato che la specializzazione in pediatria è da sempre tra quelle meno seguite e di conseguenza i medici con questo titolo sono “merce rara”.
A denunciare questa situazione il dottor Silvio Tessari, ginecologo che ha lavorato per anni all’ospedale di Montebelluna dove tutt’ora svolge una lodevole attività come volontario, per compensare la carenza di personale medico. Ma il dottor Tessari è anche consigliere comunale d’opposizione nonché uno dei membri più attivi del Comitato permanente per la salvaguardia dell’ospedale cittadino e proprio in questo contesto ha lanciato l’allarme, per il futuro della pediatria.
“A giugno il primario Paolo Mesirca andrà in pensione ma ad oggi non è stato indetto alcun concorso per la sua sostituzione – spiega Tessari – la cosa è seria poiché alla decisione ci sono dei tempi canonici da prevedere relativi alla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale. Non si può quindi perdere tempo anche perché a Montebelluna già manca il primario di cardiologia, situazione che si sta protraendo da anni, con tutto quello che comporta ed è impensabile che ora tocchi anche alla pediatria. Urge che i vertici sanitari si attivino se non si vuole squalificare servizio e ospedale”.
Paolo Mesirca è primario del reparto montebellunese dall’aprile 2009 ed è originario di Bolzano. Laureatosi nel 1981 si è quindi specializzato nel 1987 ed ha lavorato come neonatologo alla pediatria dell’ospedale di Vicenza, quindi nel 2008 ha assunto il ruolo di direttore di reparto pediatrico nel nosocomio di Arzignano.