Ogni anno al San Giacomo 900 interventi con laparoscopia 3D
Sono 1.300 nel complesso gli interventi nel presidio di Castelfranco
| Matteo Ceron |
CASTELFRANCO - Il San Giacomo di Castelfranco Veneto è riconosciuto come un presidio d’eccellenza per la moderna chirurgia tanto da attirare l’attenzione dai migliori chirurghi italiani. A dimostrarlo è l’appuntamento del 19 aprile presso il Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, organizzato dalla U.O.C. di Chirurgia Generale, diretta dal dott. Maurizio Pavanello, dal titolo “Chirurgia Moderna e paziente oncologico” (dalle h 9,00 alle h 17,00).
“Laparoscopia, robotica, umanizzazione delle cure sono sfaccettature di un medesimo percorso di una modernità che fa rima con persona – sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana – Certamente in provincia di Treviso si sono attivati da tempo dei processi di modernizzazione inserendo nell’ordinarietà delle nuove tecnologie. Le competenze dei nostri chirurghi in tal senso sono un vero patrimonio e ci rende orgogliosi il fatto che da altri territori ci siano professionisti che ci seguono con interesse. Condividere le nostre esperienze è dovuto perché ciò che ci interessa è che più persone possibili possano beneficiare appunto della moderna chirurgia”.
L’argomento è trasversale e interessa sicuramente un pubblico ampio di cittadini e addetti ai lavori: “L’incontro all’Accademico è rivolto a chirurghi, oncologi, Medici di Medicina Generale e infermieri ed analizzerà i cambiamenti della chirurgia sia dal punto di vista tecnologico e tecnico che sui nuovi percorsi pre e post-operatori oltre che sui risvolti dal punto di vista organizzativo e di governo clinico – spiega Maurizio Pavanello, Direttore dell’U.O. di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Castelfranco Veneto - Tra i relatori saranno presenti i maggiori esperti chirurghi in campo nazionale sulle nuove metodiche chirurgiche oltre che i medici e infermieri di cui dicevo sopra per analizzare i cambiamenti relativi ai nuovi percorsi del paziente oncologico. Ma a portare la propria esperienza anche i pazienti e questo risulterà molto importante per i lavori”. Infatti, la Chirurgia negli ultimi anni ha subito un radicale cambiamento in relazione alle nuove metodiche mini-invasive, laparoscopia e toracoscopia, e ai nuovi modelli organizzativi che permettono un trattamento in tempi rapidi e con soddisfacenti risultati dei pazienti.
“La Chirurgia di Castelfranco è da anni punto di riferimento nazionale per la chirurgia laparoscopica, in particolare è stato il primo Centro in Italia a iniziare nel 2013 l’attività di chirurgia laparoscopica con tecnica tridimensionale – sottolinea Pavanello - A Castelfranco si eseguono circa l’80% degli interventi con tecnica mini-invasiva e il reparto risulta capofila nello sviluppo dei percorsi ERAS e fast track che permettono un rapido ritorno del paziente ad una normale attività dopo interventi maggiori laparoscopici”. Presso la Chirurgia Generale di Castelfranco vengono effettuati circa 1300 interventi l’anno (dato 2017). Il 60% dei quali per patologia oncologica e complessivamente circa 900 di chirurgia mini-invasiva con laparoscopia 3D. Il Congresso del 19 aprile testimonia, quindi, come la Chirurgia di Castelfranco e la sua equipe risulti essere centro di referenza nazionale per i percorsi e le tecniche della “chirurgia moderna”.