OLIMPIADI 2020: «NO A DECICISIONI ROMANOCENTRICHE»
Il Veneto, secondo il presidente Muraro, ha strutture ricettive e sportive per ospitare il mega evento
| Laura Tuveri |
Treviso - “Leggendo i giornali oggi ho provato forte amarezza – ha detto il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro -: sembra infatti che ci sia già un disegno che indirizza la candidatura di Roma per le Olimpiadi 2020, a discapito di Venezia. Leggo negli articoli motivazioni abbastanza curiose, quali mancanza di capacità ricettiva. Allora mi si sono drizzati i capelli".
Muraro, anche nella sua veste di presidente dell'Unione Regionale delle Province Venete, in pratica dice “no a decisioni romano centriche”. “Immagino che a Roma siano abituati a prendere decisioni centralistiche, “romanocentriche”, ma qui da noi siamo abituati a lavorare in squadra. Venezia città – prosegue Muraro - sarebbe solo l’ombelico di un territorio ampio che ha da sempre una vocazione sportiva.
Pensando ad esempio all’entroterra trevigiano, devo ricordare ancora cosa siamo stati in grado di organizzare? Devo forse ricordare al Coni che le nostre squadre di club in tutti gli sport tengono e hanno tenuto alto il nome della nazione in Europa e nel mondo?" Muraro elenca tutta una serie di eventi che sono stati organizzati senza alcun problema: i Mondiali di Ciclocross, la settimana Tricolore di Ciclismo e gli Europei di Mountain Bike. Muraro elenca anche ler strutture sportive da “Le Bandie” alla “Ghirada”, che , secondo Muraro fanno invidia ai migliori campus statunitensi. Certo è che tutti assieme questi eventi sono sempre poca cosa in confronto alle olimpiadi.
"Ma tutto il Veneto ha strutture all’avanguardia di comprovata capacità organizzativa ha detto Muraro che pensa che il Veneto abbia tutte le caratteristiche per poter ospitare un evento davvero grandioso e planetario come le olimpiadi. Quanto all’ospitalità, ricordo che siamo stati la prima Provincia a varare un Club di prodotto dedicato proprio allo sport”, chiude Muraro.