Omicidio a Vittorio Veneto: "E' uno shock per la città"
Il giorno dopo l'omicidio in piazza a San Giacomo l'intera comunità è sconvolta
VITTORIO VENETO - “Stupore” è la parola più usata, il giorno dopo l’omicidio di piazza Fiume a San Giacomo. Il consigliere comunale di Rinascita Civica e Partecipare Vittorio, Alessandro De Bastiani, non ha esitato a definirlo “uno shock per la città”, una cosa “del tutto inaspettata, un caso che colpisce tutta la comunità”.
Il corpo di Luciano Dall’Ava, 72enne di Colle Umberto, è stato trovato senza vita ieri sera, intorno alle 22, nella piazza che rappresenta il cuore della frazione vittoriese.
Di "stupore" parla anche l’eurodeputato e consigliere comunale leghista Gianantonio Da Re, ex sindaco della città. “Una fatto efferato, che lascia sbalorditi – confessa -. Ma questo non è il Dna della nostra città, Vittorio Veneto è ben altro”.
Il corpo di Dall’Ava è stato rinvenuto a terra accanto al suo furgone Fiat Fiorino, nel parcheggio della piazza - praticamente deserta a quell’ora -, con la gola apparentemente trafitta da una coltellata. I militari della Compagnia di Vittorio Veneto e del Nucleo Investigativo Provinciale di Treviso sono risaliti al presunto omicida, fermato poco lontano. L’uomo, interrogato, avrebbe confessato di essere l’autore dell’omicidio.
“Abbiamo appreso la notizia dell’omicidio stamattina – racconta Simone Collodel, titolare della pizzeria “Oriente”, che si trova poco lontano dal luogo del delitto -. C'è sicuramente un po' di stupore, ci siamo rimasti male. Ieri sera stavamo pulendo, perché la pizzeria era già chiusa, ma non abbiamo sentito nulla”.