30 dicembre 2024
Categoria: Scienze e tecnologie - Tags: microonde, radiazione
Marco Zardetto | commenti |
Qualche mese fa una persona mi chiese se fosse pericoloso cucinare con il forno a microonde e in particolare se i cibi cotti lì dentro potessero risultare alterati e magari nocivi. Casualmente, qualche settimana prima, alcuni miei alunni avevano fatto una piccola ricerca proprio su quell'argomento. Mi sentii di rispondere che, sulla base delle mie conoscenze (specificai di non essere un medico), non sono state riscontrate controindicazioni nell'uso del forno a microonde fatta eccezione per alcune ipotesi di un nutrizionista svizzero spacciate in rete qua e là come verità assolute (ovviamente abilmente nascoste dalle solite multinazionali...).
Cosa sono le microonde? Appartengono alla "famiglia" delle onde elettromagnetiche, cioè qualcosa che si muove in modo ciclico (onde) facendo acquisire alle regioni da loro attraversate (siano esse vuote oppure no) proprietà elettriche e magnetiche dai valori oscillanti. In particolare, le microonde hanno una frequenza che può variare tra uno e centosettanta gigahertz (1-170 GHz) cioè nell'ordine di qualche miliardo di cicli al secondo.
Cuocere con le microonde è possibile grazie alle proprietà naturali dell'acqua: pur essendo una molecola elettricamente neutra, presenta zone opposte con cariche negative da un lato e positive dall'altro (dipolo). Facendo un paragone facilmente comprensibile, è come se ogni molecola d'acqua somigliasse ad un piccolo magnete con i suoi poli Nord e Sud.
Le molecole d'acqua, investite dalle microonde, si mettono a vibrare alla loro stessa frequenza generando calore per attrito, allo stesso modo in cui ci scaldiamo sfregandoci velocemente le mani. E' questo calore che cucina i nostri cibi, grazie all'acqua in essi contenuta.
Onestamente non vedo nel processo sopra descritto nulla di potenzialmente dannoso per la nostra salute: la cottura è dovuta all'energia termica (calore) indipendentemente dalla fonte che l'ha prodotta. Però, ribadisco, non sono un medico.
Forse c'è un motivo più serio per cui dovremmo fare attenzione nell'utilizzo delle microonde: come ci insegnano fin dalle elementari il nostro corpo è composto almeno per il 70% di acqua e l'esposizione cronica a questo tipo di radiazione potrebbe portare a surriscaldamento dei tessuti con conseguenze tutte da verificare.
Anche qui toglierei dalla lista dei colpevoli il solito forno, a meno che non gli stiamo molto vicino per molto tempo ogni giorno e abbia pure lo sportello difettoso!
Quello che molti ignorano è che le microonde hanno tanti altri campi di applicazione ed alcuni... be'... sono tutto intorno a noi. Telefoni mobili, dispositivi bluetooth e wi-fi lavorano su frequenze tipiche di qualche gigahertz, cioè proprio nella banda delle microonde. I cellulari in particolare, stando vicino alla testa o, se inutilizzati, nelle tasche dei pantaloni, potrebbero esporre il nostro corpo a tali radiazioni per lunghi periodi. Un uso responsabile di tali dispositivi è sicuramente raccomandabile.
Marco Zardetto
Insegnante di Fisica da una quindicina d'anni. Di formazione cattolica ma attualmente agnostico, politicamente non ho bandiere, tendenzialmente lib-lib-lib. Né single né sposato. Piuttosto riservato.
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