Paola Roma verso la riconferma alla guida dei sindaci ex Ulss 9, ma non subito
Frizioni in consiglio: rinvio di sette giorni per dare spazio a ulteriori consultazioni
| Angelo Giordano |
PONTE DI PIAVE - TREVISO - Il percorso verso il secondo mandato di Paola Roma, sindaco di Ponte di Piave, come presidente della conferenza dei sindaci dell'ex Ulss 9, che copre Treviso e l'area Opitergina, sembra senza ostacoli. Tuttavia, l'assetto del consiglio delineato nella giornata di ieri, prima delle consultazioni finali, lascia alcune aree del territorio scontentate. La proposta, che vede vice-presidente Marco Fantuzzi di San Polo di Piave e la partecipazione di Maria Scardellato (Oderzo), Mario Conte (Treviso) e Luciano Marini (Maserada), rischia di penalizzare la Bassa Trevigiana e una parte dell'ovest dell'hinterland trevigiano.
Critiche arrivano in merito al "peso triplo" assegnato ai Comuni lungo il Piave, considerato sproporzionato rispetto al numero di abitanti. Secondo alcuni osservatori, una distribuzione più equa vedrebbe Paola Roma affiancata da Mario Conte (Treviso), Maria Scardellato (Oderzo), Giuseppe Golisciani (Casale sul Sile) e Paolo Durighetto (Zero Branco), garantendo una rappresentanza più bilanciata delle diverse aree. Lo segnala la stampa questa mattina.
La questione resta in sospeso, con un rinvio di sette giorni per dare spazio a ulteriori consultazioni e al confronto tra le segreterie politiche. Un passaggio cruciale per evitare fratture nel territorio e cercare una sintesi che soddisfi tutte le parti in causa.
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