PAOLO BETTINI INAUGURA IL MURO DI CA' DEL POGGIO
E' la salita che sale da via dei Pascoli a San Pietro di Feletto
San Pietro di Feletto - Taglio del nastro, sabato 24 aprile, per il Muro di Ca’ del Poggio, la splendida salita di via Pascoli a San Pietro di Feletto che assume ufficialmente il nome con cui, dopo il Giro d’Italia 2009, è conosciuta nel mondo del ciclismo.
L’iniziativa rientra nella serie di eventi che l’Amministrazione di San Pietro di Feletto sta mettendo a punto in preparazione della gara clou della Settimana Tricolore 2010: la gara dei Professionisti che, il 26 giugno, si svolgerà in larga parte in territorio felettano (su un circuito di 23,6 km, da ripetere 11 volte per complessivi 259,6 km) e avrà nel Muro di Ca’ del Poggio il punto tecnicamente più impegnativo (1,3 km con pendenza media del 15%).
Da sinistra Gian Pietro Forcolin, Loris Dalto, Alberto Stocco, Floriano Zambon
Il “battesimo” è avvenuto con la firma di un protocollo di intesa da parte dell’Amministrazione comunale di San Pietro di Feletto, rappresentata dal sindaco Loris Dalto, della Federazione Ciclistica Italiana (FCI), con il consigliere nazionale Gian Pietro Forcolin, e della società Arcobaleno snc del ristoratore e grande appassionato di ciclismo Alberto Stocco.
Alla firma è seguito lo scoprimento del cartello, issato all’inizio della salita, che identificherà per sempre questo tratto di strada comunale quale luogo di culto degli appassionati del pedale.
"Scopo dell’iniziativa è quello di concorrere alla diffusione della pratica del ciclismo, sia a livello amatoriale che agonistico, nonché promuovere la conoscenza del territorio comunale e delle attività economiche, culturali e sportive in esso svolte" ha spiegato il sindaco Loris Dalto.
“Padrino” del “battesimo” è stato niente meno che Paolo Bettini, Campione del Mondo, d’Italia e olimpionico. "Un’iniziativa bellissima – ha affermato il campione - Il ciclismo si fa sulle strade, sulle colline, ed è giusto che un tratto di strada parte di un percorso rimanga valorizzato, diventando punto di riferimento per tutti quelli che passeranno di qua in futuro. Mi pare un messaggio forte, importante".