Parco Bolasco a Castelfranco diventa laboratorio per comprendere i benefici della natura sulle persone fragili
Entra nel vivo il progetto Varcities, con il dialogo tra Comune, Università di Padova e associazioni locali, con l'obiettivo di valutare l'impatto sociale degli investimenti nel parco Bolasco in termini terapeutici.
CASTELFRANCO - Gli occhi dell’Europa sono rivolti a Castelfranco in tema di rapporto tra ambiente e salute. Grazie alla presenza del parco di villa Bolasco, vero microsistema naturale nel cuore urbano, la città del Giorgione è stata infatti selezionata insieme ad altre sei città europee per il progetto Varcities, finalizzato allo studio degli effetti dell’ambiente naturale sulla salute e il benessere delle persone, con particolare riguardo agli anziani e ammalati di Alzheimer.
L’intero progetto Varcities è finanziato dall’Unione Europea per circa 11 milioni di euro, di cui uno è destinato a Castelfranco, che vede come soggetti promotori il Comune e l’Università di Padova, con il dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF), il dipartimento di Psicologia generale e il Centro di Neuroscienze. Le altre città coinvolte sono Chania (Grecia), Dundalk (Irlanda), Gzira (Malta), Leuven (Belgio), Novo mesto (Slovenia) e Skellefteå (Svezia).
Partito nel settembre 2020, ora il progetto entra nel vivo, con il coinvolgimento dei “portatori di interesse” locali, ossia organizzazioni e associazioni di Castelfranco e della Castellana, coinvolte nel processo di valutazione delle iniziative in atto. Per tale motivo nei prossimi giorni si terrà l’iniziativa “Primavera in Villa: tra benessere e natura 2022”: una ventina di questi portatori di interesse parteciperanno a discussioni di gruppo utilizzando una metodologia di ricerca sociale denominata SROI (Social Return On Investment), ossia un’analisi previsionale dell’impatto sociale generabile dall’intervento.
A maggio e a giugno, poi, la popolazione ultrasessantenne è invitata a partecipare a una sperimentazione, che consiste nel vagare liberamente nel parco con uno smartphone e fotografare gli elementi più emozionali per ciascuno di noi. I dati raccolti saranno utili per comprendere e valutare le emozioni provate di fronte a scorci ambientali ritenuti attrattivi, utili per la definizione di percorsi maggiormente accessibili.
L’obiettivo finale è, come ricordato anche dal sindaco Stefano Marcon, sviluppare un sistema che possa essere poi replicato in altre realtà europee: “Castelfranco rappresenta l’Italia a livello europea – dichiara poi il primo cittadino –. Si fa fatica a cogliere la grandezza del progetto, ma grazie a metodi scientifici sarà possibile misurare i benefici che il paesaggio ha sulla salute delle persone, soprattutto di quelle più fragili. È tuttavia fondamentale l’apporto della cittadinanza per poter migliorare e raffinare il modello”.