CONEGLIANO - Dopo aver chiuso porte e termini, il Comune li riapre. "Abbiamo da sempre posto il criterio della trasparenza alla base del nostro amministrare e in questi termini abbiamo inteso agire anche in questo caso". Così spiega il sindaco Floriano Zambon la decisione di riaprire e di dare altri 20 giorni (scadenza il 23 settembre) per le osservazioni sulla variante al "parco del Castello". La questione era nata nei giorni scorsi, quando i membri del "Comitato per il parco del castello", che da tempo si batte per la cementificazione dell'area, erano andati su tutte le furie per il fatto che, al momento di portare le proprie osservazioni all'ufficio comunale, avevano trovato le porte chiuse: erano tutti in vacanza.

"Il tempo in più che diamo è la dimostrazione chiara e palese di come la questione sia sempre stata  affrontata da parte dell'Amministrazione Comunale in modo serio e costruttivo, fornendo tutte le informazioni necessarie a formare un'opinione piena e consapevole. - spiega l'assessore all'urbanistica Claudio Toppan - Dando un ulteriore periodo temporale per le osservazioni siamo certi di fugare qualsiasi dubbio che fosse sorto sulla possibilità per tutti di esprimersi in materia. E' chiaro che questo non pregiudica le osservazioni già pervenute, che sono ritenute valide ad ogni effetto".

Dal 3 al 23 settembre quindi chiunque può formulare per iscritto, in carta semplice da presentare al Protocollo dello Sportello Unico sito in Via Einaudi, 136 del Comune di Conegliano, osservazioni sulla Variante parziale adottata.

Questo non ha comunque messo a tacere il Comitato. "Il Comune - commentano i membri - a seguito delle irregolarità riscontrate dal comitato, si è visto costretto a riaprire i termini per la presentazione delle osservazioni alla variante al PRG. E' una prima vittoria del comitato, ma non sarà l'ultima. Il Comune ha messo una pezza a colori su un procedimento accidentato che, oltre ad andare contro la volontà dei cittadini perchè deturpa la collina del castello, fa acqua da tutte le parti. Ma anche questa volta le carte non sembrano fatte a dovere: manca l'avviso ai cittadini che possono presentare le osservazioni anche a mezzo posta o a mezzo PEC. Proseguono dunque - concludono i componenti del comitato - con ancora più forza, le iniziative per fermale lo scempio".