Il PD veneto a Zaia: «Non ingannare i Veneti con i vaccini fantasma, ma rendi possibile il dosaggio degli anticorpi».
Il Partito Democratico continua a richiedere al presidente regionale di verificare lo stato immunitario delle persone vaccinate.
VENETO - Mentre in Veneto l’indice Rt sembra tornare a salire e pesa la mancanza di vaccini, il PD regionale torna a criticare la gestione dell’emergenza sanitaria da parte del presidente Luca Zaia. Al centro degli attacchi dem soprattutto il tentativo fallito della Regione di acquistare 27 milioni di dosi dal mercato parallelo.
Particolarmente duro Alessandro Bisato, segretario regionale PD: «Aver illuso le persone in un momento difficile come questo è davvero imperdonabile. Ambiti cruciali come l’acquisto e la messa a disposizione di vaccini non possono essere usate per fare propaganda politica senza avere la certezza che sia una cosa vera. Siamo ben al di là di ogni limite etico».
Entra nell’ambito tecnico Claudio Beltramello, medico igienista coordinatore del gruppo Sanità e Sociale del PD veneto: «Stiamo lavorando alla cieca: il 4% dei vaccinati non risponde al vaccino, non sviluppa gli anticorpi specifici e quindi non risulta protetto. Invece di dosare gli anticorpi nel sangue e capire chi è protetto e chi non è protetto dopo la vaccinazione, si continuano a fare tamponi come se le vaccinazioni non fossero mai avvenute, con costi e stress molto elevati. È semplicemente irrazionale non verificare lo stato immunitario delle persone vaccinate e guarite. Anche il dottor Roberto Rigoli, primario di Microbiologia all'ospedale Ca' Foncello di Treviso, si è pronunciato a favore del dosaggio degli anticorpi».Sul piano dei costi, riporta Beltramello, un esame degli anticorpi costa circa 3 euro, a fronte di un costo di 3-5 euro per ogni tampone antigenico rapido e circa 20 euro per ogni tampone molecolare in laboratorio.
Dal PD inoltre affermano che in Veneto sono presenti laboratori pubblici già in grado di effettuare il dosaggio degli anticorpi: «L’inghippo è di natura semplicemente amministrativa» commentano Anna Maria Bigon e Francesca Zottis, consiglieri regionali dem, che reguardiscono Zaia: «Ci risulta che altre Regioni stiano già facendo questi esami. Non si scarichi su Roma le responsabilità, visto che anche la Lega fa parte del Governo, ma ci si attivi per risolvere il problema». «Come sempre il presidente Zaia predilige la propaganda alla sostanza. Non vorremmo che questo ritardo nel dosaggio degli anticorpi sia un volontario favore di Zaia ai laboratori privati che effettuano i tamponi a costi molto maggiori» conclude Bisato.