VITTORIO VENETO - Nella riunione del direttivo regionale della Lega presieduto da Alberto Stefani, è stata presa una decisione che ha scosso gli equilibri politici all'interno della Lega.

L'europarlamentare vittoriese Gianantonio Da Re, noto per il suo ruolo di segretario della Lega veneta, dopo 42 anni di militanza, è stato espulso dal partito a seguito di dichiarazioni ritenute oltraggiose nei confronti del leader Matteo Salvini.

La decisione è maturata in seguito all'episodio in cui Da Re ha pubblicamente apostrofato Salvini con il termine "cr***no". Un atto che ha suscitato forte sconcerto all'interno delle alte gerarchie della Lega, portando alla convocazione di una riunione d'emergenza per discutere il destino politico dell'europarlamentare dissidente. Da tempo Da Re era noto per le sue divergenze con la linea politica tracciata dal leader del partito, Matteo Salvini. Tuttavia, le sue recenti dichiarazioni hanno rappresentato un punto di non ritorno, spingendo il direttivo regionale a prendere provvedimenti radicali nei suoi confronti.

La decisione di espellere Da Re dalla Lega è stata presa a maggioranza durante la riunione, sottolineando la fermezza della leadership del partito nel mantenere la coesione e l'unità di intenti tra i suoi membri. Tuttavia, la mossa potrebbe avere conseguenze significative sul fronte politico, con possibili ripercussioni sulle dinamiche interne alla Lega e sulla sua immagine pubblica. A votare l'espulsione sono stati 14 consiglieri, quattro i contrari e uno astenuto.
L'espulsione, seppure decretata dal consiglio regionale della Lega, deve però essere ratificata dal Consiglio Federale, a Milano. Il Consiglio direttivo della Lega veneta questa sera ha dato parere positivo alla proposta di espulsione Per Da Re l'esito era "una sentenza già scritta". L'esponente trevigiano ha giustificato il rilievo mosso a Salvini quale episodio che avrebbe dovuto essere classificato come "una critica politica che andava fatta" ed ha definito "un'usurpazione" la Lega Salvini.

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