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22 novembre 2024

Treviso

"Pochi bus la sera e copertura disomogenea sul territorio provinciale", utenti bocciano il trasporto pubblico Mom

Presentato il sondaggio realizzato dalla Rete degli Studenti sulla percezione del servizio di trasporto pubblico in provincia di Treviso

| Isabella Loschi |

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Cgil e Rete studenti medi

TREVISO - “Bus accessibili a tutti economicamente e un servizio uniforme all’utenza del territorio provinciale”. Sono queste le principali richieste degli studenti trevigiani, evidenziate in un sondaggio rivolto a 1.100 fruitori del servizio di trasporto pubblico e a una quarantina di lavoratori della Mom, condotto dalla Rete degli Studenti Medi di Treviso e presentato oggi, 12 giugno, insieme alla Cgil di Treviso, alla luce del recente annuncio dell’aumento delle tariffe per bus e corriere. Per l’utenza le principali criticità del trasporto pubblico locale sono la scarsa puntualità (63,2%), le corse troppo poco frequenti ( 58,8%) e la copertura disomogenea nel territorio (29,8%).

“Uno studente che vuole raggiungere Treviso di sera, ad esempio per andare al cinema, a teatro o per incontrarsi con gli amici, non può farlo con i mezzi pubblici perché dopo le 20.30 non ci sono più corse. Questo se da una parte non incentiva l’uso dei mezzi pubblici tra i giovani, dall’altra ne accentua il divario tra chi può permettersi di muoversi in autonomia e chi non ha le possibilità”, sottolineano Davide Gasparello coordinatore della Rete degli Studenti medi di Treviso e Nicolas Pasantes membro dell’esecutivo regionale della Rete degli Studenti del Veneto.

Un’altra criticità evidenziata dall’utenza più giovane è quella della mancanza di copertura sul territorio. “Se uno studente che vive a Treviso o nei comuni limitrofi ha a disposizione una corsa di bus ogni 30 minuti, ci sono studenti che vivono più lontano che hanno un bus ogni due ore o non hanno le coincidenze adeguate con gli orari del treno”. Per questo gli studenti insieme alla categoria sindacale dei lavoratori del trasporto Filt Cgil, rilanciano la necessità del biglietto unico per bus e treni arrivando ad un'integrazione degli orari a beneficio degli utenti.

“Invochiamo subito un intervento da parte della Regione - il commento del segretario generale della Cgil di Treviso Mauro Visentin - : invece di fare solamente il passacarte e girare i contribuiti che arrivano dallo Stato apra il borsellino e impegni fondi del bilancio regionale per fornire un servizio pubblico adeguato e per provare a dare una risposta all’impatto ambientale che il traffico del nostro territorio ci consegna ogni giorno”.

Sul fronte del caro biglietti annunciato nei giorni scorsi, intanto, prosegue la raccolta firme contro i rincari organizzata da Coalizione Civica. Già 200 le firme raccolte sabato in città.

 

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