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10 novembre 2024

Vittorio Veneto

Pornostar per caso

Teresa, 18 anni, protagonista di un video osé. "Ma io non volevo"

| Stefania De Bastiani |

immagine dell'autore

| Stefania De Bastiani |

Pornostar per caso

VITTORIO VENETO - Non è che sia stata costretta. Più che altro è stata ingannata. Teresa (il nome è di fantasia, la ragazza preferisce rimanere anonima) vive a Vittorio Veneto, frequenta il Liceo Artistico Munari e, quasi per caso, è diventata la protagonista di un video non proprio porno ma alquanto lascivo. Decisamente sconcio.

Insieme a un pornoattore (di quelli seri, pare, uno che "ho imparato tutto andando a lezione da Rocco Siffredi"), a un "esperto di sesso anale" e ad altre ragazze e ragazzi, Teresa, 18 anni, è passata dai banchi di scuola a un peccaminoso set dove si è fatta baciare il sedere da un uomo, dove ha gattonato coperta solo da un intimo che lasciava poco spazio all'immaginazione. Dove, comunque, si è rifiutata di assecondare ogni richiesta del regista, come quella di mangiare da una ciotola per cani senza vestiti addosso.

 

Il video è stato pubblicato on line. E' andato in onda su una web tv e su un canale del digitale, è stato condiviso e chiacchierato su un sacco di siti da centinaia di migliaia di persone. Insomma, sul web, ha fatto il boom. E Teresa, nella vita reale, ha fatto crack.

"Non avevo idea che si trattasse di un video simile - racconta la ragazza - per me, adesso, questa è una vergogna. Sto vivendo un periodo terribile: mi insultano, mi perseguitano, mi denigrano, mi minacciano". Teresa spiega che non era sua intenzione mostrarsi in non-abiti simili e girare scene licenziose e dissolute. Ma che quando si è resa conto di ciò che stava accadendo, ormai, era troppo tardi.

 

Come è possibile - chiedo a Teresa - diventare protagoniste di un video hot a propria insaputa?

Da un anno partecipo a sfilate e servizi fotografici, a volte venivo contattata dagli organizzatori tramite Facebook e un mese fa sono stata contattata da una persona che non conoscevo per partecipare a un video musicale. Così mi era stato detto…

 

Teresa è andata ad Aquileia, dove venivano girate le scene, in compagnia di un amico, "reclutato" anche lui come attore.

Sia a me che al mio amico (un personaggio conosciuto sopratutto dagli adolescenti) era stato detto che sarebbe stata una parodia, una semplice canzone divertente che sarebbe diventata il tormentone dell'estate e noi ingenuamente abbiamo firmato la liberatoria prima di capire e sapere di cosa si sarebbe trattato.

 

E quando avete capito che eravate protagonisti di un video osceno?

Una volta sul set ci siamo resi conto che in realtà era un video spinto e di dubbio gusto. Certo, sarei dovuta andarmene a gambe levate, ma al momento non sapevo cosa fare, così mi sono limitata a fare ciò che ritenevo meno grave: ho rifiutato di mangiare da una ciotola per cani ed altre cose umilianti per una persona.

Teresa spiega si essere rimasta per tutto il tempo delle riprese, e di essersene andata appena ha potuto, a lavoro concluso.

 

Cosa hai pensato quando hai visto il video?

Speravo fino all'ultimo che il video, una volta montato, fosse meno volgare di ciò che era stato ma quando è uscito ho provato una fitta allo stomaco, mi sono vergognata di me stessa e subito ne ho parlato coi miei genitori che dopo una arrabbiatura più che legittima mi hanno consigliato di non parlarne più. Ci tengo a precisare che sono maggiorenne ma nonostante ciò i miei genitori mi seguono sempre e anche questa volta quando gli avevo detto che avrei partecipato a un video musicale mi avevano fortemente sconsigliato di farlo, ma io sbagliando ho fatto di testa mia.

 

E adesso?

Ora ne sto pagando le conseguenze, nella vita reale. I commenti negativi più che legittimi si sono trasformati in insulti feroci e minacce contro la mia persona. Ho passato e sto passando un periodo, vorrei non se ne parlasse più e continuare la mia vita in tranquillità. E' stato uno scivolone, ho imparato che è bene non fidarsi di nessuno, la rete è un luogo pericoloso. Sono anche stata fortunata, poteva accadere di peggio.

 

Teresa parla della rete, di Facebook, di questo mondo digitale che maschera, annebbia, sconvolge e trasforma la realtà. Dei pericoli di cui è stata vittima. Inconsapevole. E delle conseguenze di questa ingenuità che sta pagando ora, nella vita digitale ma, sopratutto, in quella reale.

Teresa va a scuola e quando attraversa i corridoi gli studenti la guardono, ma non la vedono. Scorgono solo quella ragazza che, sulla spiagga di Aquileia, scondinzola intorno al porno attore con i glutei all'aria. Non vedono Teresa, hanno in mente ciò che ha fatto. Ciò che rimane, indelebile, in rete. Teresa, per gli altri, non è ciò che ha dimostrato di essere nella vita reale (una studentessa, un'amica, una modella), ma ciò che, attraverso pochi minuti di video, il web ha deciso che fosse.

 


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