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20 gennaio 2025

Castelfranco

Possagno, cittadinanza onoraria all’Ana tra perplessità e dubbi

Il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, è il padre del Sindaco di Possagno Valerio Favero

| Margherita Zaniol |

| Margherita Zaniol |

 Il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, il Ministro Luca Ciriani e il Sindaco di Possagno, Valerio Favero

POSSAGNO – Approvata con il solo voto della maggioranza, la cittadinanza onoraria del Comune di Possagno all’Associazione nazionale alpini. Una decisione che ha sollevato perplessità, non a caso l’unico membro di minoranza presidente in Consiglio comunale, Ivano Zatta, si è astenuto al momento del voto. In discussione non ci sono i meriti dell’Ana ma piuttosto le motivazioni indicate dalla Municipalità e l’opportunità di questa scelta anche a fronte della parentela tra il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero e il Sindaco di Possagno Valerio Favero, rispettivamente padre e figlio. A sollevare la questione è l’ex parlamentare leghista Giuseppe Paolin, residente proprio a Possagno.

“Con immenso rispetto per gli Alpini e per i valori che incarnano di solidarietà e dedizione al prossimo, credo che questa decisione meriti una riflessione – scrive nel suo profilo social Paolin -. Nessuno può negare gli innumerevoli meriti dell'ANA, ma se il criterio principale per l'assegnazione della cittadinanza onoraria è stato l'impegno durante la pandemia, forse sarebbe stato giusto considerare prima gli operatori delle Case di Riposo, veri eroi silenziosi di quel periodo tragico. E per quanto riguarda la condivisione, come affermato dal sindaco, portare in consiglio comunale una delibera già decisa non rappresenta il dialogo con la cittadinanza. La vera condivisione si costruisce ascoltando la comunità e coinvolgendola prima delle scelte. La cittadinanza onoraria è un simbolo importante: deve rappresentare un'idea condivisa e inclusiva. Possagno avrebbe potuto cogliere l'occasione per rafforzare il senso di appartenenza e riconoscere chi ha avuto un impatto diretto sulla vita quotidiana della nostra comunità”.

Nessuno quindi contesta la legittimità formale della cittadinanza onoraria o i meriti dell’Ana nell’impegno a favore delle comunità. I dubbi, infatti, sono legati al fatto che tra le motivazioni vengano citate imprese belliche del corpo militare, nel corso dei due conflitti mondiali, nonché il fatto che durante il Covid molte sono state le organizzazioni nonché i professionisti in ambito sanitario a spendersi con impegno e generosità: il rischio è quindi quello di compiere un’iniqua dimenticanza verso tutti gli altri che si sono prodigati per aiutare anche la comunità di Possagno durante la pandemia. Quanto alla parentela tra il presidente nazionale dell’Ana e il sindaco di Possagno, insinua interrogativi sull’obiettività di proporre e approvare la decisione, senza scomodare il buongusto: aspetto che nessuno avrebbe mai sottolineato se forse ci fosse stata una ampia condivisione della scelta, con tutto il Consiglio Comunale e la comunità.

Foto: Il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, il Ministro Luca Ciriani e il Sindaco di Possagno, Valerio Favero.
 


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Margherita Zaniol

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