Il Presidente Mattarella ha telefonato alla famiglia di Mattia Battistetti
“Non si può accettare che un ragazzo di 23 anni si rechi al lavoro e che non faccia più ritorno a casa”
MONTEBELLUNA – Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha telefonato alla famigli di Mattia Battistetti, il giovane morto lo scorso 29 aprile in un cantiere edile a Montebelluna, ucciso da un carico di impalcature che si è sganciato da una gru in movimento. Un gesto importante che ha commosso e rincuorato la famiglia. Solo qualche settimana fa, la famiglia Battistetti aveva inviato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella uno scritto per renderlo partecipe della disperazione che quotidianamente sta vivendo, ma anche della forza e della volontà di andare avanti, per ottenere giustizia per la morte del giovane.
Lunedì sera, 6 settembre, la telefonata del Presidente alla famiglia con parole di grande sensibilità. “Si è dichiarato vicino a noi – spiega la sorella Anna -, e consapevole dell’immane dramma che stiamo vivendo; lui stesso è sconcertato da quanto è successo. Auspica che sia fatta giustizia perché non si può accettare che un ragazzo di 23 anni si rechi al lavoro e che non faccia più ritorno a casa. Ha aggiunto che la sicurezza nel posto di lavoro deve essere la prima garanzia che un datore di lavoro deve assicurare ai suoi dipendenti. La telefonata si è conclusa con le parole del Presidente che ci offre sostegno”.
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