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29 marzo 2024

Treviso

Prezzi record e carenza di materie prime: "Triplicati i costi di energia e gas"

Assindustria Venetocentro: "Il 96% delle imprese ha rilevato ulteriori aumenti di prezzo di rame, acciaio, microchip negli ultimi sei mesi"

| Isabella Loschi |

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rame

TREVISO - Prezzi alle stelle per acciaio, rame, alluminio, microchip, componenti elettronici. E ora anche energia e gas triplicati di prezzo nelle ultime settimane.

Il trend rialzista delle materie prime, iniziato circa un anno fa, fatto di enormi rincari di prezzo e carenze di offerta, difficoltà di approvvigionamento, persino stop produttivi, non accenna ad attenuarsi. Anzi, si infiamma e costituisce il più rilevante fattore di ostacolo per l’attività delle imprese industriali trevigiane e di rischio per la ripresa.

Secondo quanto rilevato ad ottobre da un’indagine di Assindustria Venetocentro su un campione rappresentativo di 557 imprese di Padova e Treviso, il 95,9% ha rilevato ulteriori aumenti di prezzo delle materie prime nell’ultimo semestre (97,1% nel comparto meccanico).

L’85,5% maggiori difficoltà di approvvigionamento (90,7% nella meccanica), dovute a scarsa disponibilità di materiali e componenti sul mercato (73,1%), strozzature dell’offerta lungo la filiera di fornitura internazionale e ritardi di consegna. Il 77,6% un nuovo aumento dei costi di trasporto e noli marittimi.

In questo contesto, 8 imprese su 10 hanno assorbito solo in parte (60,4%) o per nulla (19,4%) i maggiori costi nei prezzi di vendita, riducendo ancora i propri margini. La maggior parte non vede schiarite a breve termine: il 63,2% prevede che il trend rialzista prosegua fino al primo semestre 2022 con inevitabili effetti su inflazione e riduzione dei margini. Nel perdurare di questo scenario, il 60,8% delle aziende è orientato a ricercare nuovi fornitori, il 44,2 a rivedere i propri mercati di approvvigionamento, il 20,5% adotterà nuovi materiali.

“La ripresa in atto non è esente da rischi - dichiara Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro -. A cominciare dall’aumento smisurato delle materie prime che, ormai da mesi, affligge le filiere manifatturiere e la difficoltà di reperirle, a cui si è aggiunta una fiammata inflattiva su tutte le commodities energetiche. In alcuni casi, si tratta di prezzi 3-4 volte superiori ai valori pre-pandemia, che non potranno non riflettersi sui bilanci delle aziende, oltre alla difficoltà di pianificare strategie di fornitura e commerciali. Questo scenario complesso, che stando alle previsioni disponibili non si attenuerà per tutta la metà del 2022,

 


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