Quartiere a misura di anziano: in centro mini alloggi e servizi alla persona
Israa e Comune riqualificano Borgo Mazzini
TREVISO-Vivono da soli, a volte in due. Dimorano in immobili di dimensioni ragguardevoli acquistati negli anni ’70, soggetti ad elevati costi di gestione. Non di rado figli e nipoti hanno lasciato da tempo la città per ragioni professionali e non possono più garantire un’assistenza adeguata. Questa, secondo il presidente dell’Israa, Luigi Caldato, la fotografia della realtà sociale degli anziani trevigiani, una categoria in importante ascesa demografica e della quale risulterà fondamentale occuparsi negli anni a venire con sempre maggiore attenzione.
L’Israa lancia una proposta: ristrutturare una superficie di circa 5000 mq in zona Borgo Mazzini (l’isolato da Piazzale Burchiellati alla Casa Albergo), relativi ai piani superiori degli edifici che oggi vedono al piano terra un discreto numero di attività commerciali, per ricavarne alloggi di 40-45 mq da destinare ad anziani autosufficienti che desiderino trasferirsi in una struttura confortevole, dignitosa, più contenuta e assolutamente centrale, così da offrire una totale indipendenza. La struttura sarebbe sorvegliata 24 ore su 24 per assicurare sicurezza e un intervento rapido in caso di emergenze. In tale progetto, la vicina Casa Albergo garantirebbe i servizi alla persona, quali infermieri, fisioterapisti, medici etc. che si recherebbero, all’occorrenza, negli alloggi abitati.
Resta un dilemma: gli anziani chiuderebbero il proprio appartamento per ricollocarsi in un mini appartamento in centro città? L'ISRAA, come suggerito anche da Maristella Caldato (PD), dovrà puntare sulla collaborazione delle ULSS e delle famiglie.
Zuliani (PD) propone, compatibilmente con le esigenze di bilancio, di investire per realizzare nell’area strutture che impegnino gli anziani in laboratori e attività di vario genere (sindacato, studio medico, caf, piccola biblioteca), ma non si esclude che il progetto possa vedere la realizzazione di un museo della bicicletta che coinvolga gli anziani nella gestione.
Una delle ipotesi di integrazione del progetto attualmente al vaglio vedrebbe una distribuzione di analoghi alloggi a giovani coppie, così da controbilanciare un eccesso di utenza anziana concentrata in un unico quartiere. In futuro si dovrà avviare anche un serio dibattito sugli immobili da destinare a studenti universitari fuorisede che ad oggi si vedono costretti a particolarmente esosi canoni di locazione o ad un pendolarismo anche di lunga gittata, laddove le condizioni economiche non consentano altrimenti. Non è escluso che anche questo tema (cruciale in una città che si candida a divenire dinamica e a misura di studente) possa rientrare nella partita della riqualificazione dell'area. D'altronde non sarebbero in pochi a sperarci.
Il piano, per ora, ha ottenuto un primo parere favorevole di massima anche da parte delle opposizioni, registrando persino il plauso del cons. Sandro zampese (Lega Nord), che parla di “progetto politico di elevata qualità” e promette “il contributo della minoranza per non ostacolare le intenzioni dell’amministrazione”.