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18 dicembre 2024

Treviso

Questioni di bioetica: se ne occupano i liceali di Treviso e Oderzo

Iniziato questo pomeriggio, a distanza, il quindicesimo percorso promosso dalla Rete dei licei insieme all'Ulss 2

| Roberto Grigoletto |

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Questioni di bioetica: se ne occupano i liceali di Treviso e Oderzo

TREVISO - Centonovanta liceali di “Da Vinci”, “Canova” e “Scarpa” hanno preso parte oggi pomeriggio, su Google to meeting, al primo incontro  del quindicesimo percorso di bioetica, promosso e organizzato dalla Rete dei licei della provincia e che vede ogni anno la partecipazione di una ventina di classi del quarto e quinto anno. Una esperienza formativa biennale, condotta in collaborazione con il Comitato etico per la pratica clinica dell’Ulss 2. L’obiettivo è di far conoscere di che cosa si occupa la bioetica, attraverso la testimonianza di chi la pratica direttamente, dagli operatori sanitari ai comitati di bioetica.

Ma si tratta un vero e proprio esercizio di responsabilità su questioni etiche concrete, che tirano in ballo il rapporto medico-paziente, le relazioni affettivo-familiari, gli aspetti giuridici connessi ai casi presentati e discussi. Agli studenti di quarta, dopo un incontro con il comitato di bioetica dell’Ulss 2, viene proposta la discussione di una storia di cura - presentata in forma anonima - già affrontata da un Comitato di bioetica della regione Veneto. Nei successivi incontri i ragazzi trasformano le loro classi in altrettanti “Comitati di bioetica”, discutendo, approfondendo e redigendo il verbale della loro discussione. In assemblea generale, insieme agli altri istituti, confronteranno le loro conclusioni con quanto era stato deliberato dal Comitato etico a suo tempo.

Le classi Quinte si intratterranno su un tema di bioetica di particolare rilevanza e attualità: negli anni passati si è trattato di: questioni etiche in psichiatria, donazione degli organi, vaccini e vaccinazioni.

Il prof. Paolo Criveller, del “Da Vinci” è il coordinatore del progetto, quello scientifico è il dott. Camillo Barbisan: “Quest’anno sarà necessariamente un’altra cosa rispetto alle precedenti edizioni. La grave emergenza sanitaria che stiamo attraversando ci porterà a porci interrogativi legati alla esperienza che viviamo in queste settimane”.

 


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Roberto Grigoletto

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