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04 gennaio 2025

Cronaca

Il quotidiano indipendente russo 'Novaya Gazeta' sospende le pubblicazioni

"Fino alla fine dell'operazione speciale" russa in territorio ucraino - Il giornale diretto dal Nobel per la Pace, Muratov e per il quale scriveva Anna Politkovskaja uccisa nel 2006

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Novaya Gazeta

RUSSIA - Il giornale russo 'Novaya Gazeta', dopo aver ricevuto un nuovo avviso da Roskomnadzor, l’agenzia federale russa per i mezzi di comunicazione, "ha deciso di sospendere le pubblicazioni" del giornale sul web e sulla carta "fino alla fine dell'operazione speciale sul territorio dell'Ucraina". Lo rende noto 'Novaya Gazeta'. Il primo avvertimento di questo tipo al giornale è stato emesso da Roskomnadzor il 22 marzo scorso.

Lo staff di 'Novaya Gazeta' lavorerà in ogni caso durante la sospensione a nuovi progetti. E' quanto ha affermato all'agenzia russa 'Tass' è il direttore della testata e premio nobel per la Pace 2021, Dmitry Muratov. "Per tutta la durata della sospensione la nostra squadra penserà a nuovi progetti, prodotti e cosa può fare ", ha affermato.

Il giornale ha pubblicato negli ultimi anni inchieste importanti in particolare sui mercenari Wagner e sulla persecuzione degli omosessuali in Cecenia ed è stato regolarmente il bersaglio di intimidazioni e attacchi. Sono numerosi i giornalisti di 'Novaya Gazeta' che dal 2000 sono stati assassinati in seguito alle loro inchieste tra cui figurano Anastasia Baburova, Yuri Shchekochikhin e Anna Politkovskaja, nota principalmente per i suoi reportage sulla seconda guerra cecena e per le sue aspre critiche contro i governi russi. Politkovskaja è stata uccisa il 7 ottobre 2006.

Ricevendo il prestigioso premio nell'ottobre del 2021, il direttore aveva evidenziato che il premio non era suo: "Il merito è della 'Novaya Gazeta'. Di quelli che sono morti difendendo il diritto alla libertà di parola. Dato che non sono più con noi, il Comitato del Nobel ha evidentemente deciso che lo dica io. Il merito è di Igor Domnikov, di Yuri Shchekochikhin, di Anna Stepanovna Politkovskaja, di Nastja Baburova, di Natasha Estemirova, di Stas Markelov. Ecco la verità. Questo Nobel è per loro".

Qualche giorno fa il direttore di 'Novaya Gazeta' ha annunciato che metterà all'asta la medaglia ricevuta per donare il ricavato al Fondo per i profughi ucraini. Contemporaneamente, ha chiesto un cessate il fuoco immediato, lo scambio di prigionieri, delle salme dei soldati uccisi e l'apertura di corridoi umanitari dalle città ucraine assediate. "Cosa possiamo fare: condividere con i rifugiati, le persone ferite e i bambini che hanno bisogno urgente di cure ciò che ci è caro e che ha un valore per gli altri", aveva scritto sul sito del giornale in un annuncio in russo, inglese e ucraino.
 

 



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Ingrid Feltrin Jefwa

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