Treviso - Un video caricato su YouTube, in stile “SuperQuark”. Con un giovanissimo emulo di Piero - no, forse è Alberto - Angela a spiegare punto per punto quel Protocollo anti Covid che solo a vederlo si avverte il venir meno delle forze che servono a leggerlo fino in fondo, mentre cresce nel contempo la certezza che non ce la farai mai ad applicarlo: regole e poi norme e poi divieti. Il viatico a un carcere più che a una scuola.

E siccome ogni via di fuga è irrimediabilmente preclusa, Mattia Maksim e Federico, rappresentanti di istituto, si sono guardati in faccia l’uno con l’altro e l’idea è venuta: diciamoglielo noi, ai compagni del “Da Vinci”, cosa ci aspetta al rientro a scuola. Allestita una squadra di sceneggiatori, regista, presentatore e attore, tecnici del suono e del video, creatori di effetti speciali, produttore (Riccardo Dall'acqua) e - “ciak, si gira”- hanno realizzato il loro “corto”.

Spiegano tutto, per filo e per segno, dosando sapientemente rigore (del contenuto) e leggerezza (della forma espressiva). Tra serio e faceto, come dicevano “i vecchi” una volta. La guida elegante e nerovestita accompagna per mano lo spettatore nella foresta del Protocollo: mascherina in situazione dinamica, e rigorosamente chirurgica o di comunità: giammai quella con filtro esterno!; distanziamento in ricreazione, anche in coda ai distributori automatici di bibite e merendine; strumento per il pagamento on line anticipato.

Poi un salto nell’ex stamperia, nella sala audivisivi e in biblioteca per far vedere che sono tutte sparite, lasciando spazio alla didattica classica, come pure l’aula da disegno. Infine i compiti per casa: “misurate la febbre” e non muovetevi con sintomi sospetti. “Rispetto e responsabilità se vogliamo stare ancora tutti insieme”. È la scuola del Coronavirus, bellezza!

IL VIDEO