RC AUTO QUARELLO CHIEDE A GENTILINI DI BACCHETTARE MURARO
Il segretario del Pd si appella allo sceriffo affinché convinca il presidente della Provincia a rispettare le promesse elettorali di non aumentare le tasse
| Laura Tuveri |
TREVISO – Il prosindaco Gentilini, e non è la prima volta, si scaglia contro il compagno di partito Muraro per criticarne l'operato. L’ultima querelle riguarda la decisione varata dalla giunta provinciale di aumentare l’Rc auto. Il prosindaco di Treviso accusa il presidente della Provincia di aver mentito agli elettori in campagna elettorale avendo detto che non avrebbe aumentato le tasse.
“Gentilini faccia lo sceriffo perché il suo partito rispetti il patto con gli elettori” tuona Enrico Quarello (nella foto), segretario provinciale del Pd. Secondo Quarello la Lega sarebbe il partito delle tasse. “Non c’è rigore nel modello Lega. Dalla Provincia a Ca’Sugana con i tagli ai servizi e l’aumento della fiscalità locale si pagano gli stipendi d’oro dei manager fidi al Carroccio” ha rimarcato il numero uno del Pd trevigiano.
“Se n’è accorto anche Gentilini, la Lega è diventata il partito delle tasse e dei tagli che servono esclusivamente a pagare gli stipendi d’oro dei mega manager affiliati al Carroccio. Muraro aveva detto che non avrebbe aumentato le tasse e che avrebbe ridotto le spese”.
L’altra accusa che Quarello muove a Muraro è che gli elettori sono stati frodati due volte perché “se da una parte si riduce il numero dei dirigenti del Sant’Artemio dall’altra a quelli rimasti si aumentano i già lauti stipendi che ormai oltrepassano quasi tutti la soglia dei 100mila euro annui, assottigliando così il risparmio finale dell’ente”.
È questo il rigore promesso? Si chiede Quarello che afferma che su questo punto anche l’amministrazione comunale di Treviso in un periodo di tagli e di crescente pressione fiscale “legittima l’aumento dei compensi dei manager delle aziende partecipate, Farmacia Trevigiana e Actt. Società, oltretutto, che oggi non godono di gran salute finanziaria”.
Quarello si domanda: “A cosa servono i tagli alle corse e al personale, e soprattutto gli aumenti indiscriminati delle tasse a carico dei cittadini, come Rc auto, se non, in faccia ai trevigiani, a foraggiare a peso d’oro i “fidi” del partito, posizionati nelle diverse società pubbliche della Marca, i costi esorbitanti del Sant’Artemio e le spese faraoniche di comunicazione del presidente Muraro”.
A questo punto Quarello si appella a Gentilini affinché faccia rispettare il patto elettorale che il presidente della Provincia di Treviso ha stretto con i trevigiani. “Muraro aveva detto che non avrebbe aumentato le tasse e che avrebbe ridotto le spese. Tutto falso – ha concluso Quarello - gli elettori sono stati frodati”.