Regolamento sul 5G per i piccoli comuni
Un'iniziativa che unisce 8 comuni, per fare il primo regolamento nazionale per i piccoli comuni
PEDEROBBA - Il comune di Pederobba anticipa tutti e diventa capofila per la realizzazione del primo Regolamento sul 5G per i piccoli comuni. L'iniziativa non ha precedenti, anche a livello nazionale. Lo fa con una proposta che coinvolge i comuni limitrofi, per garantire una certa uniformità nel territorio e più forza all'azione, dopo che Tar e Prefetto lo scorso luglio hanno invalidato le ordinanze con cui molti sindaci hanno cercato di frenare l'istallazione di antenne per il 5G.
La tematica è molto sentita dalla popolazione, dopo che questa tecnologia nel 2016 è arrivata anche in Italia, ma di fatto i sindaci non hanno strumenti per opporsi all'installazione e, fermo restando l'appello al principio di precauzione, il gruppo di sindaci ha promosso questa iniziativa per regolamentarne, almeno, la gestione, concordando il posizionamento delle antenne, il canone, la misurazione degli effetti delle onde elettromagnetiche anche dopo l'installazione delle antenne. Un controllo più stringente, insomma, da parte dei comuni, su chi bussa alla porta.
"Non assumiamo posizioni contrarie al progresso per principio, l'utilità di questa tecnologia è accertata: non altrettanto, però, gli affetti sulla salute, soprattutto a lungo termine; finché non ci saranno dati certi, la salute dei nostri cittadini chiede precauzione" spiega Fabio Maggio, assessore all'ambiente del comune di Pederobba, da cui è partita la proposta "Quella dei sindaci rischiava di essere la solita battaglia di Davide contro Golia: con il piano, abbiamo una strumento e un approccio realistico alla problematica."
D'altronde, come ha sottolineato il sindaco di Cornuda, le piccole amministrazioni locali del territorio non sono nuove a questo tipo di battaglie: "Non tocca a noi legiferare, ma applicare le leggi e la cosa non sempre facile: spesso però arriviamo prima di altri territori" ha detto Claudio Sartor "Pur essendo piccoli, abbiamo giocato un ruolo importante in molte tematiche ambientali." Con capofila Pederobba, partecipano all'iniziativa i comuni di Monfumo, Castelcucco, Cornuda, Cavaso del Tomba, Possagno, Segusino e Alano di Piave. L'accordo, realizzato grazie al contributo dell'Associazione Comuni della Marca Trevigiana, prevede la definizione entro 6 mesi del Piano e del Regolamento (che saranno facilmente riproducibili anche per altri piccoli comuni che dovessero decidere di intraprendere la stessa iniziativa). Costo dell'intero progetto 54mila euro, suddivisi tra tutti i comuni partecipanti.