RESTA IN CARCERE IL PEDOFILO TREVIGIANO
Il gup Gianluigi Zulian teme la reiterazione del reato
| Laura Tuveri |
Treviso – Convalidato l’arresto per il pedofilo accusato di violentare i due figli della convivente. Rimarrà, dunque, in carcere il cinquantenne trevigiano arrestato sabato mattina dagli uomini della squadra mobile. Secondo il Gup, Gianluigi Zulian, c’è il rischio che l’uomo una volta in libertà possa ripetere il reato.
Ieri l’uomo interrogato dal giudice ha fatto scena muta. Gli investigatoti continuano a credere alla versione della mamma dei due bambini di 9 e 12 anni, che continua a sostenere di non aver mai sospettato nulla e di essersi fidata di lasciare i suoi due bambini soli con l’ex convivente. Dopo aver saputo come stavano le cose, la reazione della donna è stata drammatica.
La donna si fidava ciecamente del suo compagno che aveva accolto in casa da circa due anni. Proprio in quella casa dove da due anni si perpetravano gli abusi, gli uomini della squadra mobile, una sezione di esperti in reati contro i minori, avevano piazzato delle microtelecamere e sabato scorso, dopo oltre due mesi di indagini, hanno colto in flagranza l’uomo che violentava il più piccolo dei due fratelli.
Immediato è scattato il blitz dei poliziotti nella casa dell’orco e gli hanno messo le manette ai polsi. L’artigiano era tenuto sotto stretta sorveglianza da quattro poliziotti che si alternavano giorno e notte davanti ai monitor che riprendevano la vita dell’insospettabile cinquantenne, tanto che anche i bambini si fidavano e avevano imparato ad amare.
Inizialmente si pensava che oggetto delle morbose attenzioni fosse solo il bambino di 12 anni, ma sabato i sospetti che fosse coinvolto anche il più piccolo dei due fratelli ha reso ancor più drammatica la situazione. E a carico dell’uomo sono stati aperti due fascicoli.