Restauro Barchessa Manin: il cantiere partirà tra poche settimane
Approvato il progetto esecutivo. Costo complessivo 1,9 milioni di euro
| Matteo Ceron |
MONTEBELLUNA - Questione di poche settimane e partirà il cantiere per il restauro della Barchessa Manin. E’ stato compiuto oggi l’ultimo passo dell’iter amministrativo per l’avvio dei lavori con l’approvazione da parte della giunta comunale del progetto esecutivo. Un’opera – quella del restauro - che nasce da un progetto finanziato attraverso i fondi FSC europei ottenuti dal Comune di Montebelluna con l’approvazione dell’IPA.
Il costo complessivo dell’opera è di 1.900.000 euro così finanziati: 1 milione di euro da contributo regionale a valere su fondi europei per lo sviluppo e la coesione, 195.000 euro da mutuo, 362.526 euro da trasferimento dall’alienazione immobile scuole da Santa Lucia, 312.000 euro da bilancio comunale. Entro la fine del mese di novembre partiranno i lavori affidati alla Costruzioni Bordignon srl. Il progetto prevede il consolidamento delle fondazioni e delle murature ed il rifacimento completo degli impianti.
L’intervento non sarà invasivo e prevede un ingresso principale dal parco, riaprendo le grandi arcate, capaci di collegare con l’esterno, tutte le funzioni che nell’edificio troveranno sede. Sempre per poter accentuare il rapporto tra l’interno e l’esterno, sul fronte principale verso il parco è previsto l’ingresso diretto al locale. Sarà sostituito il solaio in laterocemento ed il primo piano sarà accessibile da una nuova scala in cemento armato, da un montapersone e da un ascensore e dotato di servizi adeguati in maniera da poter rendere la struttura utilizzabile anche in maniera parziale ed autonoma. Da segnalare, tra gli interventi migliorativi proposti dalla ditta aggiudicatrice, l’inserimento di ulteriori di blocchi servizio al piano primo, l’utilizzo di finiture di maggior qualità ed un intervento più incisivo per quanto riguarda il consolidamento delle murature.
“Dopo l’approvazione del progetto da parte della Soprintendenza, il genio civile e la Regione, finalmente a breve partirà il cantiere per il restauro della barchessa Manin con cui si fa un passo in avanti per realizzare quel disegno concepito dall’amministrazione comunale 4 anni fa denominato arcipelago e con cui si va oltre i confini del sistema di piazza progettato nel 1870 da Dall’Armi, ricomprendendo anche il Parco Manin e la barchessa, piazza Oberkochen e Corte maggiore e piazza Caterina Cornaro, nascosta dai gazebo dell’ex mercato del pesce - spiega il sindaco, Marzio Favero - Si tratta di un progetto di restauro che conserva la finestratura originaria dell’edificio ed il compartimento su due piani.
Il piano terra sarà destinato ad ospitare un esercizio pubblico che verrà selezionato con apposito bando e con ambienti dedicati a ristorante o birreria, mentre al primo piano troverà spazio un punto informativo per il territorio dedicato ai prodotti tipici e alla promozione degli itinerari che in questo momento l’IPA e il Consorzio del Bosco del Montello stanno elaborando, ed un salone per le attività culturali: un grande spazio espositivo utilizzabile anche per convegni ed incontri. Nel contempo, con l’avvio del cantiere, partirà anche una riflessione interna per una rivisitazione della fruizione complessiva del parco Manin. A tal riguardo, sottolineo l’esperienza positiva compiuta da Polin questa estate con il cinema all’aperto e che ha goduto di un finanziamento europeo e della collaborazione del Comune. L’obiettivo è utilizzare la nuova struttura per attività convegnistiche o per iniziative all’aperto compresi dibattiti culturali e piccoli eventi musicali da integrare al cinema all’aperto.
Con queste azioni si stanno creando le condizioni per favorire un diverso modo di godere di questa area verde all’interno della città che non deve essere intesa come un luogo di chiusura ma di interconnessione con il resto del tessuto urbano. Su questo si costituirà un gruppo di lavoro e, come è noto, è già iniziata una riflessione con la Soprintendenza. In ogni caso si comprende l’importanza strategica di aver motore di ospitalità ed eventi come la barchessa, restituita alla vita della comunità”.