Rinviare il concorso per emergenza sanitaria
I docenti precari domani dal Prefetto di Treviso. Chiederanno anche la specializzazione per il sostegno
TREVISO - Non ci potrà essere assembramento in Piazza dei Signori domani alle 15,30, quando la delegazione dei sindacati della scuola salirà dal Prefetto per parlare dei precari e del prossimo concorso straordinario. Lo impediscono le norme anti-Covid. Ma la mobilitazione, “nella sostanza”, avverrà ugualmente. Perché sono forti le preoccupazioni non solo dei supplenti ma del mondo della scuola tutto.
Ansie e timori che crescono di pari passo con l’aggravarsi di una emergenza sanitaria che – come era stato richiesto con largo anticipo dalle organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams – avrebbe dovuto sconsigliare lo svolgimento del concorso straordinario in programma tra una decina di giorni. “Avviare in un contesto di emergenza igienico-sanitaria lo svolgimento delle prove del concorso straordinario (e a seguire un maxi-concorso con oltre 500.000 candidati) non produce alcun effetto immediato in termini di assunzioni, mentre espone la scuola e il personale coinvolto a due ordini di rischi: un possibile aumento dei contagi nelle scuole e la possibilità che molti precari, trovandosi eventualmente in situazione di contagio o di quarantena come effetto del lavoro che svolgono e che li espone a tali condizioni, siano esclusi dalla partecipazione al concorso. Si tratta di un’evenienza inaccettabile, che vanificherebbe per ragioni certamente non imputabili al personale, il lavoro di diversi anni”.
Ciò che i sindacati della scuola chiederanno domani al Prefetto di trasmettere al Governo è di stabilizzare tramite una prova orale e la valutazione dei titoli i docenti con tre anni di servizio. Così per il sostegno, di assumere tramite prova orale i docenti specializzati, garantendo così la continuità didattica agli alunni con disabilità. Infine di avviare dei percorsi abilitanti per tutti e in particolare per i docenti con tre anni di servizio.