"Questo concorso non s'ha da fare"
I sindacati della scuola questo pomeriggio ricevuti dal Prefetto Laganà: "Si farà portavoce delle nostre istanze"
TREVISO - La delegazione di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams – i sindacati della scuola – è salita nell’ufficio del Prefetto alle 16.00. In piazza avrebbero dovuto esserci anche i tanti insegnanti precari che dal 22 ottobre in poi sosterranno il concorso straordinario. Covid permettendo, e che intanto oggi non ha consentito la programmata manifestazione di piazza, in ottemperanza alle norme contenute nel nuovo Dpcm.
“Il lavoro nelle scuole poggia sul trenta per cento di organico occupato da lavoratrici e lavoratori precari che operano con professionalità e serietà, rispetto ai quali si è abusato del ricorso al contratto a termine senza mai offrire loro alcuna possibilità di abilitazione o di stabilizzazione” – hanno dichiarato i rappresentanti sindacali prima del faccia a faccia con il Prefetto.
Secondo il segretario generale della Flc Cgil, Marco Moretti “per l’imminente concorso si prevede di muovere 64.000 candidati, in diverse sedi e in varie regioni, dentro a una situazione sanitaria che sta rapidamente peggiorando; un rischio per loro e per gli altri, quando dopo le prove torneranno nelle scuole; molto meglio pensare a delle prove orali e a una immissione in ruolo di questi docenti con tre anni di servizio nel prossimo settembre”. Lo Snals, con il segretario Salvatore Auci, boccia il concorso straordinario, "inutile e pericoloso perché non aiuta a risolvere il problema del precariato. Ammesso e concesso si riesca a fare anche il concorso ordinario subito dopo quello straordinario, l'immissione in ruolo dei vincitori dei due concorsi non riusciranno a coprire tutti i posti che a settembre saranno liberati dai pensionati. Il numero dei precari a settembre sarà sempre di circa 200.000 unità. La soluzione per risolvere il problema del precariato rimane la stabilizzazione del personale in possesso di abilitazione, previo superamento dell'anno di prova.
Soddisfatta, all’uscita dall’incontro in Prefettura, Teresa Merotto (Cisl): “Il Prefetto ha ascoltato attentamente le nostre richieste e si è impegnata a farsi portavoce delle criticità riguardo alla procedura concorsuale. Abbiamo descritto l’entità del precariato nella scuola e le criticità che determina con il ricambio annuale dei docenti, tanto più drammatico considerata l’emergenza Covid e la necessità di garantire la sicurezza a tutti coloro che frequentano la scuola”. Si è parlato anche di rinnovo degli organi collegiali e il prefetto Laganà segnalerà al Governo il problema di una elezione dei rappresentati dei genitori che al momento e in emergenza sanitaria è prevista - una cosa assurda - in presenza.