RIPULIVA I PIATTI E IL PORTAFOGLI DEL TITOLARE
Arrestata una lavapiatti 39enne, nel reggiseno nascondeva 50 euro
| Milvana Citter |
TARZO – Era stata assunta come lavapiatti ma nei turni di lavoro non si limitava a stoviglie e cucina, e faceva pulizia anche nel portafogli del titolare dell’albergo presso cui lavorava. E’ così finita in manette Servete Bayselmani, 39 anni (in foto), già arrestata nel 2007 per lo stesso reato ai danni di un altro esercente.
Le banconote da 50 e da 100 euro che sparivano dal suo portafogli e da quello della madre che vive con lui, hanno indotto il titolare di un albergo di Tarzo a chiedere l’aiuto dei carabinieri per scoprire il responsabile degli ammanchi. E così, quando i carabinieri di Cison di Valmarino, hanno verificato che in quella pizzeria lavorava come lavapiatti Servete Bayselmani hanno capito di averlo già trovato.
La 39enne kossovara, infatti, nel 2007 lavorava, sempre come addetta al lavaggio dei piatti e pulizie, presso una pizzeria di Tarzo dove era stata scoperta dal titolare sottrarre danaro dal suo portafogli. In totale era riuscita a derubarlo di qualche centinaio di euro. Finita in manette, era stata condannata dal Tribunale di Treviso ad una pena di 8 mesi di reclusione con la condizionale. A quattro anni di distanza, la lavapiatti è però tornata alle vecchie abitudini nell’albergo in cui lavorava dove ha iniziato a sottrarre le banconote dal portafogli del titolare e di sua madre.
I carabinieri hanno quindi puntato l’attenzione subito su di lei, e ieri pomeriggio, intorno alle 16, al termine del suo turno di lavoro, l’hanno aspettata all’uscita dell’albergo. Alla vista dei militari e sentendosi in trappola, la donna ha cercato di disfarsi di una banconota da 100 euro gettandola a terra. Ma è stata vista e per questo fermata ed accompagnata in caserma dove ha ammesso le proprie responsabilità, consegnando volontariamente anche un’altra banconota da 50 euro che aveva nascosto nel reggiseno.
Il titolare dell’albergo ha denunciato un ammanco di circa 2 mila euro. Per la 39enne si sono così riaperte le porte del carcere, con l’accusa di furto continuato.