Roncade, maxi polo Amazon: la commissione regionale frena
Soddisfatta la Confcommercio trevigiana: "Nel documento regionale finalmente un'idea di sviluppo che tiene conto della sostenibilità ambientale"
| Isabella Loschi |
RONCADE - Sono ben 29 le prescrizioni arrivate dalla commissione regionale di valutazione ambientale strategica in merito al maxi polo logistico Amazon che sorgerà lungo la Treviso Mare a Roncade.
“Finalmente vediamo tradotto il concetto di sostenibilità nel documento regionale che formalizza ben 29 prescrizioni al progetto del maxi polo Amazon di Roncade - afferma il presidente di Confcommercio Treviso Federico Capraro - .Troviamo, nel documento che ieri è circolato tra tutti i soggetti coinvolti, la programmazione di un’idea di sviluppo che deve porre come condizione essenziale la sostenibilità ambientale, insieme a quella economica ed occupazionale e la relativa tenuta nel tempo”.
La Commissione regionale Vas ha posto paletti su tutte le questioni sollevate in questi intensi mesi di dibattito, dagli stakeholders del territorio: sindaci, enti, associazioni di categoria, ente bilaterale. “E’ un documento fondamentale per la governance del territorio. Recepisce molte delle nostre richieste”.
“Siamo stati i primi ”- spiega Adriano Bordignon, presidente di EbiCom – “a produrre, tramite il nostro Centro Studi EbiComLab – lo studio ufficiale sul reale impatto occupazionale del polo, non senza trascurare gli impatti sulla viabilità e sull’ambiente. Abbiamo dimostrato, con dati concreti, che Amazon assicura solo il 30,3% delle assunzioni promesse e, tra le assunzioni, solo il 18% potrà godere di un posto di lavoro “buono” a tempo indeterminato, mentre l’82% dovrà accontentarsi di forme contrattuali più flessibili, per la maggior parte provenienti da contratti a termine stipulati tramite agenzie di somministrazione (75,5%)".
“Preoccupa in particolare” - conclude il fiduciario Ascom di Roncade Stefano Davanzo – “la vicinanza con l’istituendo polo di Casale, su cui stiamo portando le nostre osservazioni: finalmente si ragiona in ottica di area vasta e si collabora. La comunità si sta impegnando per prevenire, in tutti i modi consentiti, approcci meramente predatori che si limitino a sfruttare il territorio impoverendolo, senza portare alcun valore aggiunto. Diciamo no a qualsiasi speculazione edilizia che consuma il suolo per lasciare poi capannoni inutilizzati”.
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