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29 maggio 2024

Treviso

SANT'ARTEMIO: SABATO TAGLIO DEL NASTRO

La cerimonia inizia alle 11.30. Due giorni di festa per inaugurare la nuova sede della Provincia con i trevigiani e le associazioni

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

Treviso - “Sant'Artemio rivive per i trevigiani”. Questo lo slogan scelto dalla Provincia per promuovere l’inaugurazione pubblica della nuova sede dell’Ente, aSant’Artemio, in programma sabato 24 alle 11.30, alla presenza del ministro Luca Zaia, che quando era presidente della Provincia ha dato via al grandioso progetto di recupero dell’ex ospedale psichiatrico. Obiettivo riunire in un’unica sede tutti gli uffici dell’ente sparsi per la città e offrire ai trevigiani un ampio parco pubblico, nonché nuovi luoghi associativi.

Il prossimo fine settimane, grande festa per questo taglio del nastro con un ricco programma di intrattenimento a cura di moltissime associazioni locali che hanno contributo, a spese quasi zero per la Provincia, per dare luogo a due giorni di incontri, con la possibilità di visitare anche gli uffici. In allegato troverete il programma. Dopo la chiusura degli uffici di viale Cesare Battisti, sede della Provincia per 49 anni, si ormai concluso il trasferimento di tutti gli uffici.

"Il Sant'Artemio è la casa di tutti i trevigiani – spiega il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro – per questo, vogliamo che tutti i cittadini vivano l'open space di verde e servizi che è la nuova sede della Provincia, aperta 24 ore al giorno. La festa infatti sarà realizzata direttamente dalle associazioni del territorio”. La cittadella del Sant’Artemio, dicevamo, nasce con l’obiettivo di raggruppare gli uffici provinciali e per facilitare l’accesso ai servizi.

Il nuovo complesso, che sorge nella zona più verde della città, a ridosso del parco della Storga, ( che si estende su 67 ettari e che sommati all’ambito della nuova sede fanno 78 ettari). ha un volume di 128.489 mq con un’area esterna dedicata a parcheggio per il pubblico con oltre 530 posti) a pochi passi dal Parco della Storga area di interesse e tutela ambientale con la risorgiva più grande d'Europa. L’intervento di recupero, curato dall’arch. Toni Follina, è consistito in un restauro conservativo, un recupero storico, architettonico e ambientale, progettato nelle linee di indirizzo dell'architetto Follina, appoggiato e condiviso dalla Sovrintendenza.

Le strutture già esistenti sono state recuperate rispettando i vincoli architettonici e storici; passerelle in acciaio e vetro sospese al primo livello fuori terra sono state realizzate per fare da collegamento tra i vari settori dell'Ente. Il Sant'Artemio comprenderà in totale 21 blocchi, tra edifici originari e costruzioni più recenti come un grande auditorium, una chiesa dedicata a San Giovanni di Dio, una mensa-ristorante, un bar, e si prefigge nel futuro di realizzare, ristrutturando gli edifici non interessati dall’intervento, anche un museo della storia della psichiatria, un ostello, un ristorante ed un teatro.

Oltre agli uffici che ospiteranno circa 700 addetti, è previsto anche un nido per i figli dei dipendenti, ma aperto anche al pubblico, con una capacità di accesso da parte dell’utenza esterna di circa 20 unità. Il recupero ha tenuto conto delle caratteristiche ambientali del luogo, sono stati mantenuti e medicati gli alberi storici e si è proceduto a piantumare oltre 800 piante, nonché migliaia di arbusti, rispettando le specie autoctone, nel pieno rispetto dell’area dello Storga, nel cui parco si snodano circa 17 km di percorsi naturalistici.

Nella nuova sede si punterà al risparmio energetico, prefiggendosi l’autosufficienza, visto che è stato realizzato un impianto fotovoltaico di circa 200 Kw e una centrale a biomassa per il riscaldamento degli ambienti. Gli stessi edifici restaurati sono ascrivibili alla classe “B” di casa clima, con evidenti risparmi di combustibili fossili.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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