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12 gennaio 2025

Treviso

SCUOLA, I SINDACATI SCRIVONO AI GENITORI

Ora, dicono, si stanno palesando tutti le disfunzioni prodotte dai tagli alla scuola

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

SCUOLA, I SINDACATI SCRIVONO AI GENITORI

Treviso - Sindacati nuovamente contro il ministro all’Istruzione Mariastella Gelmini (nella foto). Lo fanno scrivendo una lettera aperta rivolta ai genitori: Flc Cgil – Cisl – Uil – Snals - Gilda Scuola Treviso spigano che con l’inizio del nuovo anno scolastico “sono emerse tutte le contraddizioni dei provvedimenti del ministro Gelmini" e che le lezioni nelle scuole, di ogni ordini e grado, sono iniziate nella confusione più completa.

Secondo i sindacati questo caos sarebbe dovuto “alla nuova organizzazione del lavoro voluta dal Governo, caratterizzata da una forte diminuzione del personale, dalla perdita delle compresenze e dalla riduzione del tempo scuola, derivante dai tagli di risorse previsti dalla Finanziaria”. I sindacati fanno notare che di questo passo la scuola veneta, che ora si posiziona ai primi posti nelle classifiche, rischia, nell’immediato, di non riuscire più a garantire gli stessi standard qualitativi degli anni precedenti.

I tagli previsti dalla Finanziaria avrebbero prodotto la discontinuità didattica, visto il continuo cambio di insegnanti e quindi di metodo di lavoro. Inoltre sono aumentati gli alunni per sezione e classe, con effetti pesantemente negativi sulla qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento.

“La scuola di ieri – fanno notare i sindacati - riusciva, con i tempi che gli insegnanti avevano a disposizione, a produrre processi di alfabetizzazione che, in periodi consoni, riuscivano a mettere gli alunni stranieri nelle condizioni di inserirsi alla pari degli altri, escludendo quindi possibili disagi a scapito del gruppo classe e della qualità dell’insegnamento”.

Si pone poi la questione della difficoltà di nominare i supplenti. I dirigenti scolastici, sono, pertanto,    costretti  ad accorpare le classi; a dividere gli alunni nelle altre classi spesso in spazi non adeguati e già con un numero elevato di alunni; ad utilizzare gli insegnanti di sostegno come supplenti distogliendoli dal loro compito di tutela dei disabili; non viene garantita la copertura delle attività alternative, stabilite dal Concordato e da apposita sentenza del 1991 della Corte Costituzionale, e dove ci sono si utilizzano per coprire le supplenze e ancora si utilizzano, sempre per coprire le supplenze, le due ore obbligatorie che gli insegnanti della scuola primaria hanno ogni settimana, per programmare e verificare l’attività didattica.

I sindacati sono molto preoccupati anche per quello che sta accadendo nella scuola superiore. In questo caso denunciano l’utilizzo di insegnanti di laboratorio, quando non vengono coinvolti sia gli assistenti tecnici che i collaboratori scolastici, facendo venire meno delle opportunità formative previste dai programmi della loro scuola. Per non parlare del fatto che gli alunni vengono talvolta lasciati da soli o addirittura vengono mandati a casa o fatti iniziare dopo il normale orario scolastico. I sindacati lanciano un monito ai genitori.

"Fate quindi attenzione a chi vi dice che nella scuola nulla è cambiato e che gli studenti continuano ad usufruire di un servizio efficace; in realtà, riducendo il tempo scuola e le risorse umane e tagliando i fondi, è stata impoverita l’intera offerta formativa e sono stati cancellati quegli interventi che favorivano l’inserimento degli alunni stranieri, l’integrazione dei disabili e la possibilità di adottare percorsi individualizzati che consentivano a ciascuno studente di esprimere al massimo le proprie potenzialità”.

Secondo i sindacati questo è solo l’inizio di un processo di dequalificazione della scuola pubblica, che si vorrebbe far passare come riforma, mentre entro qualche anno “sconvolgerà l’intero sistema scolastico” costringendo le famiglie a tirar fuori soldi propri per poter ricercare una scuola adeguata ai propri figli e capace di dar loro idonei sbocchi professionali. “Pretendiamo invece – concludono i sindacati - un ambiente che garantisca ai nostri studenti quel servizio di qualità che, sia pure con tanti limiti, la scuola si è sforzata di offrire in questi anni. In questa situazione così pesante e complessa”. I sindacati si appellano ai genitori anche affinché offrano la massima collaborazione a docenti e dirigenti scolastici per concordare forme opportune di protesta.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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