Se il cimitero è un cantiere
Transenne e ruspe tra tombe, loculi e posteggi: lavori comunali tra i cari estinti
VITTORIO VENETO - Cantieri aperti nei cimiteri di Ceneda e Sant’Andrea e non mancano le proteste da parte dei parenti dei defunti per il perdurare dei disagi. A Ceneda, da mesi, una porzione di loculi è transennata dopo che si sono susseguiti dei distacchi di intonaco dal soffitto con conseguente caduta di calcinacci. Per evitare che qualcuno potesse rimanere ferito, l’area è stata interdetta e così in molti non hanno potuto portare dei fiori sui loculi dei loro defunti.
«Anche negli anni scorsi queste chiusure si erano verificate – spiega l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Turchetto -. Grazie agli interventi effettuati sarà possibile riaprire i fabbricati e consentire a tutti coloro che hanno i propri cari ivi sepolti di farvi visita». I lavori di manutenzione del fabbricato sono dunque in dirittura d’arrivo.
Ultimato invece a Sant’Andrea il nuovo parcheggio a servizio dell’ala in cui negli ultimi anni è stato eseguito un ampliamento. Ed è su questo punto che non mancano le osservazioni da parte di chi si reca in questa nuova parte del camposanto dove sono stati realizzati dei loculi, alcune cappelle di famiglia e creati dei campi per la sepoltura a terra.
«Non è decoroso trovarsi con cumuli di terreno, erbacce e un cantiere ancora aperto» ammette una signora. Anche qui il comune promette di intervenire prima con lo sfalcio dell’erba, poi con una pulizia dell’area. Il cantiere rimarrà però aperto: l’ampliamento sarà completato solo quando lo si renderà necessario, dunque quando ci saranno esigenze di nuove tombe e loculi.
C.B.