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06 agosto 2024

Vittorio Veneto

Sentiero di Santa Augusta, il sindaco chiede il ripristino della staccionata

Legambiente del Vittoriese: “Brutale taglio di quasi tutte le storiche essenze arboree dopo la scalinata”

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Sentiero di Santa Augusta, il sindaco chiede il ripristino della staccionata

VITTORIO VENETO – L’intervento di taglio e rimozione di 92 piante lungo il sentiero che dalle scalinate di via Calcada sale al santuario di Santa Augusta si è concluso. Il percorso è tornato transitabile a camminatori e fedeli. Ma il lavoro finanziato dall’Unione Montana Prealpi Trevigiane non convince – per aspetti diversi – né l’amministrazione comunale, né Legambiente del Vittoriese.

Stamane, martedì, il sindaco Mirella Balliana e l’assessore al decoro Giulio De Antoni hanno eseguito un sopralluogo lungo il sentiero, accompagnati dalla presidente dell’Unione Montana Prealpi Trevigiane, Silvia Salezze, e dal direttore dei lavori.

«Non entriamo nel merito del taglio delle alberature, che auspichiamo sia avvenuto nel rispetto del progetto presentato e approvato dagli organi competenti: la nostra attenzione si è concentrata sulla mancata asportazione dell'abbondante ramaglia, che è stata stipata a ridosso dei tronchi dei ligustri lasciati, e sul mancato ripristino della staccionata caduta o tolta durante i lavori» ha affermato Balliana al termine del sopralluogo.

 

«La mancanza della staccionata aumenta infatti di molto il rischio che qualche persona possa scivolare nei sentieri sottostanti – ha aggiunto il sindaco, con riferimento alla staccionata che era presente nel primo tratto del sentiero a zig-zag -. All'Unione Montana abbiamo chiesto di rimuovere l'enorme quantità di ramaglie lasciata, che esteticamente fa percepire il sito degradato, e l'impegno di ripristinare la staccionata. Già in tarda mattinata la presidente Salezze, se da un lato sembra aver verificato la possibilità di pulizia del sito, dall'altro ci ha informato che non sarà possibile ripristinare la staccionata. Considerato il possibile pericolo che potrebbe determinarsi avendo tolto la staccionata e le alberature sui punti più delicati del percorso, nelle prossime ore valuteremo il da farsi insieme al comandante della polizia locale».

Sotto alla lente degli ambientalisti il taglio degli alberi. «Appena oltrepassata la monumentale scalinata, ci coglie un senso di sgomento di fronte al brutale taglio di quasi tutte le storiche essenze arboree che da almeno settant’anni la caratterizzavano. Al disboscamento sono sopravvissuti solamente due o tre cipressi che si ergono solitari tra i tornanti del sentiero in cui sono stati lasciati tutti i ceppi delle storiche Maclure contornati a terra da ramaglia secca, da piccoli ligustri spezzati, sicuramente a causa degli schianti derivanti dal taglio, e addirittura di vecchi tronchi marcescenti ancora ritti e a rischio di caduta. Rimossi e lasciati a terra anche i pali in legno che facevano parte della preesistente staccionata che delimitava il sentiero. Non mettiamo in dubbio – conclude Legambiente del Vittoriese - la necessità di mettere in sicurezza il percorso, operazione che era da tempo auspicata, ma ci chiediamo sull'opportunità di farla in questa stagione di pieno vigore degli alberi e delle nidificazioni. Ci auguriamo che a breve si proceda alla completa sistemazione del cammino anche dal punto di vista del ripristino ambientale e paesaggistico».

 


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