Serravalle, Cammino Unesco bloccato: sopralluogo dei consiglieri comunali
Hanno percorso la via alternativa al sentiero 1043 indicata dal sindaco, ma non sono arrivati in cima al Monte Baldo
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Lo aveva promesso il presidente del consiglio comunale Paolo Santantonio (FI). Dopo che la questione – la chiusura del tratto finale del sentiero 1043 in via Piai a Serravalle, che corrisponde anche alla conclusione del Cammino Unesco – era stata portata in aula dal consigliere Alessandro De Bastiani (Rinascita Civica) con un’interrogazione e il sindaco Antonio Miatto aveva reso noto che il Comune si era attivato per una via alternativa, Santantonio aveva proposto un sopralluogo aperto a tutti i consiglieri comunali. E stamane, sabato, si è svolto. Presenti, oltre a Santantonio e a De Bastiani, i consiglieri Mirella Balliana e Giulio De Antoni.
Il percorso alternativo parte da via Piai, appena dopo il sottoportico del Museo del Cenedese. Qui si trova un cancello e una scala che sale ripida. Un accesso solitamente chiuso da un lucchetto, che ora è stato aperto. «Un percorso impervio, non percorribile da tutti – testimoniano, al termine della visita, Balliana, De Antoni e De Bastiani -. Richiede maggiore attenzione a scendere piuttosto che a salire. Molto, ma molto più impegnativo del sentiero 1043. Sicuramente non percorribile da persone di una certa età. Inoltre il sentiero è solo parzialmente percorribile perché lo abbiamo trovato interrotto da una recinzione. Oggi come oggi la chiesetta di Sant’Antonio non è raggiungibile da Serravalle e il comune non ha provveduto a indicare percorsi alternativi».
«Dal sopralluogo si evince che l'alternativa al classico percorso che raggiunge i resti della chiesetta di Sant'Antonio non può essere questo – aggiungono -. Questa situazione si protrae da novembre e l'ordinanza sindacale aveva disposto la riapertura del sentiero 1043 entro il 30 marzo. Il sindaco Miatto ha informato i consiglieri comunali che i lavori di sistemazione del muro pericolante sono stati eseguiti, perciò non è comprensibile il motivo per cui sia ancora chiuso». Il cancello, per accedere al tratto finale di via Piai che porta al sentiero, rimane sbarrato, chiuso con un catenaccio.
«Il sistema sentieristico delle colline vittoriesi è un patrimonio prezioso della città e sta alla base del rilancio turistico di Vittorio Veneto da tutti auspicato – concludono -. Anche dall'amministrazione Miatto/Posocco che evidentemente predica in un modo, ma razzola al contrario».
(In rosso il sentiero 1043 che conduce ai ruderi della chiesetta di S. Antonio. In verde il percorso sostitutivo. Ricostruzione su una antica fotografia del 1917)