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06 novembre 2024

Treviso

Sette nuove sale espositive per il Museo Bailo di Treviso

Sono oltre 100 le opere nel nuovo percorso espositivo

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

museo bailo

TREVISO - Inaugurato di recente al Museo Luigi Bailo, il percorso espositivo permanente "Donazioni e Donatori" offre al pubblico la possibilità di ammirare oltre 100 nuove opere. Questi capolavori, frutto di generosi lasciti ai musei civici, arricchiscono sette nuove sale del museo.

 

Il percorso inizia dalla Galleria dell’Ottocento, ampliata con un nuovo grande salone, dove sono esposte le opere donate da Sante Giacomelli nel 1874. Qui, tra i pezzi di spicco, si trovano lavori di artisti come Vincenzo Abbati, Giuseppe Bernardino Bison, Ippolito Caffi e altri, in un contesto arricchito da ceramiche artistiche della manifattura trevigiana Fontebasso.

 

La seconda sala è dedicata ai ritratti dei donatori, con opere di Lino Selvatico, Guiscardo Sbrojavacca e Luigi Serena, tra gli altri. Una saletta separata raccoglie gli autoritratti di artisti di rilievo come Luigi Serena, Guglielmo Ciardi e Renato de Giorgis.

 

Il percorso prosegue con una selezione di ceramiche trevigiane del primo Novecento e sculture giovanili di Arturo Martini. Segue una sezione dedicata a una generazione di scultori del Novecento, tra cui Umberto Feltrin, Alfiero Nena e Toni Benetton. Opere di Nino Springolo e Giovanni Barbisan arricchiscono ulteriormente l'esposizione, insieme a quelle di Giovan Battista Canal e artisti degli anni Trenta come Achille Funi.

 

Chiudono il percorso dipinti e opere recenti di Carmelo Zotti e Renato de Giorgis, frutto di recenti donazioni. Il Sindaco di Treviso, Mario Conte, ha dichiarato: «Sono la testimonianza concreta dell’amore che i trevigiani, ma non solo, hanno per i loro Musei e per la loro Città». Ha inoltre sottolineato l'importanza di esporre tesori precedentemente conservati nei depositi e di mostrare nuove acquisizioni, come quelle di Arturo Martini e Gino Rossi.

 

Maria Teresa De Gregorio, assessore alla Cultura di Treviso, ha evidenziato l'omaggio alla generosità dei collezionisti, il cui gesto di donazione consegna alla memoria collettiva opere di grande valore patrimoniale. Il direttore dei musei civici, Fabrizio Malachin, ha ricordato la lunga tradizione di donazioni al museo, iniziata con Margherita Grimaldi Prati nel 1851, che ha permesso di incrementare le collezioni fino alla loro consistenza attuale.


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