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21 novembre 2024

Castelfranco

Sicurezza stradale: spostato il capitello di Sant’Antonio a Cavasagra

Lo spostamento è stato deciso anche per il pericolo di danneggiamento del manufatto da parte del traffico veicolare. Con l'occasione, si è proceduto al restauro del capitello.

| Leonardo Sernagiotto |

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Capitello a Cavasagra

VEDELAGO - È stato inaugurato domenica 30 ottobre a Cavasagra il capitello dedicato a Sant’Antonio da Padova restaurato e posizionato nella sua nuova collocazione. Alto 6 metri circa compresa la croce lapidea sommitale, il capitello di Sant’Antonio, realizzato attorno al 1860, è un manufatto religioso neogotico con stilemi caratteristici dello storicismo eclettico ottocentesco riconducibili all’architetto Agostino Sartori e riscontrabili anche nel campanile della chiesetta del vicino borgo di Carpenedo.

Il progetto del restauro e del nuovo posizionamento del capitello si deve a Orazio Cavallin, consigliere comunale della passata amministrazione, il cui lavoro è stato poi proseguito in questo mandato grazie anche all’interessamento del consigliere Nicola Cavasin.

Spiega il vicesindaco, Marco Perin: “La nuova collocazione è stata concertata per rispondere alla richiesta della comunità di rendere l’area in cui era posizionato più sicura e viabilisticamente agevole. Il capitello votivo era infatti originariamente situato all’incrocio tra via San Filippo Neri e Piazza General Caviglia lungo la Strada provinciale 5 interna al centro abitato di Cavasagra caratterizzata da un intenso traffico veicolare.

"Il capitello risultava costantemente minacciato nella sua stabilità dal traffico viario: sia dall’incremento di transito di mezzi pesanti che dalla posizione stessa dell’opera che, limitando i coni visuali in corrispondenza di un incrocio, diventava causa di numerosi incidenti stradali che avrebbero potuto compromettere l’integrità stessa del manufatto. Per questo abbiamo deciso di stanziare circa 50mila euro così da spostare il capitello dal centro dell’incrocio, verso nord-est, nelle vicinanze dell’incrocio stesso, all’interno di uno spazio dedicato ricavato nel cortile dell’attigua scuola primaria”.

Una volta spostato, il monumento è stato oggetto di un accurato restauro conservativo, a cui si è aggiunto il rifacimento degli intonaci della base. Il capitello – posizionato su una nuova piazzola piastrellata e opportunamente illuminato all’interno – è ulteriormente illuminato all’esterno con due faretti posti a pavimento che proiettano una luce scenografica dal basso nei fronti sud ed ovest, prospicenti le due strade dell’incrocio.

 



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Leonardo Sernagiotto

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