Il sindaco Favero difeso (ancora) dalle minoranze: "Garantiremo noi il numero legale”
In maggioranza sembrano emergere malumori e contrasti
MONTEBELLUNA – C’è maretta nella maggioranza? In città molti s’interrogano sul futuro della giunta comunale del sindaco Marzio Favero, dopo la migrazione da Forza Italia in Fratelli d’Italia (gruppo non in maggioranza) di un assessore e 2 consiglieri. Intanto, però le minoranze segnalano che in consiglio si sono verificate assenze e ritardi inconsueti, tant’è che Davide Quaggiotto capogruppo della lista Pd-Il futuro è adesso spiega: “Abbiamo notato diverse insolite assenze che avrebbero potuto mettere a rischio il numero legale, impedendo così il normale svolgimento del consiglio”.
Quindi Quaggiotto ammonisce: “Se l'intento di una parte della maggioranza è quello di utilizzare le istituzioni per fini politici interni come se queste fossero di loro proprietà, sappia che il numero legale lo garantiremo noi, sia per rispetto delle istituzioni che dei cittadini montebellunesi che ci hanno votati per risolvere i problemi della città. Un partito è libero di fare le proprie scelte interne, ma non può giocare con le istituzioni in quanto i consigli comunali servono per decidere come migliorare la vita dei montebellunesi e non per portare avanti battaglie interne”.
In pochi giorni è la seconda volta che le opposizioni si schierano dalla parte del sindaco, fatto inusuale ma che lascia trasparire che il clima nella maggioranza non è prettamente sereno. I recenti cambiamenti di schieramento di alcuni consiglieri hanno inoltre dato vita a due circostanze singolari: da un parte il fatto che l’assessore Debora Varaschin, unica in consiglio ad essere ancora di Forza Italia non abbia più un gruppo, inoltre, l’assessore Borgia ora fa capo a Fratelli d’Italia che però in consiglio c’era già ma tra le fila dell’opposizione, con Sabrina Favaro.