Il sindaco torna a parlare dell’incidente in cui ha perso la vita Maria Comin
“Sul piano umano si tratta di una doppia tragedia”: commenta il primo cittadino Adalberto Bordin
MONTEBELLUNA – La drammatica vicenda che ha visto Maria Comin perdere la vita mente attraversava la strada a Montebelluna in una sera piovosa di pochi giorni fa ha destato un profondo cordoglio in città. Una donna sempre sorridente come la ricordano molti e la compagna di Francesco Sartoretto, noto cabarettista montebellunese, apprezzato da molti per la sua ironia e stimato per la sua bonarietà. Una famiglia distrutta, anzi due se, contiamo quella del conducente della vettura che ha investito la poverina, che non si dà pace per l’accaduto.
Sulla questione in molti si sono espressi, e sui media sono comparse anche alcune dichiarazioni del consigliere e capogruppo dei Democratici per Montebelluna, Davide Quaggiotto persuaso che in centro sia necessario garantire più sicurezza. Il sindaco Bordin ha tal riguardo ha ritenuto di rispondere che: “Prendo atto delle riflessioni di Quaggiotto purtroppo ciò che sconcerta in questo caso è che l’incidente sia avvenuto in una zona ove il traffico è costretto a rallentare grazie ad una rotatoria voluta, progettata e finanziata dalla precedente nostra amministrazione proprio per migliorare la sicurezza dell’incrocio di fronte all’ospedale, peraltro dove l’illuminazione pubblica è buona.
Di solito le lamentele in ordine agli attraversamenti stradali per i pedoni riguardano il tratto alberato che va verso Piazza Verdi, ove la copertura arborea, specie nella cattiva stagione e con il brutto tempo, compromette la visibilità. Come è noto, abbiamo studiato un progetto per migliorare la situazione in quel tratto di strada senza dover compromettere il viale alberato. Nel caso in questione, però, tale problematica non c’entra. La Polizia Locale è impegnata a ricostruire la dinamica dell’incidente. L’investitore si è fermato immediatamente per prestare soccorso. Sul piano umano si tratta di una doppia tragedia, che ha scosso la coscienza di tutti.
Mi rincresce invece che si parli della pericolosità del centro per quanto riguarda le bici ed i pedoni, visto che l’incidente non è avvenuto in quello che è considerato dai cittadini come tale. Pare che ogni volta si tenti di rimettere in questione la pedonalizzazione che invece, dati alla mano, ha ridotto gli incidenti in numero e gravità e ha regalato spazi nuovi proprio ai pedoni e ai ciclisti”. Posizioni differenti ma soprattutto il rammarico unanime per una vita spezzata in maniera così assurda.
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