Sla, doccia gelata per Celentano (VIDEO)
Nomino Mina, Stromae, Zagrebelski e Teo Teocoli
Adriano Celentano non si tira indietro e si lascia inzuppare per l'Ice Bucket Challenge. Nominato da Jovanotti nella sfida di beneficenza dell'estate promossa dall'associazione americana Als (impegnata nella ricerca contro la Sla), Celentano ha accettato la sfida, ma a modo suo: nel filmato, postato sul suo canale youtube, si vede Adriano che intona 'Il ragazzo della via Gluck', accompagnato dalla sua chitarra.
Una sequenza irresistibile con Celentano che, senza scarpe ma con i calzini, canta in quello che sembra un cortile. La secchiata d'acqua ghiacciata sulla testa di Adriano arriva da un uomo che spunta da una porta sullo sfondo e lui, malgrado la secchiata ricevuta, prova a continuare a cantare per qualche secondo prima di fermarsi.
"Ringrazio Jovanotti per questo bel favore che mi ha fatto -dice Adriano nel filmato- ma hai fatto bene perché bisogna lottare contro questa malattia", e poi nomina Stromae, "un cantante che mi piace molto oltre a Lorenzo", Gustavo Zagrebelski, Mina e Teo Teocoli che, spiega Celentano, "è un po' che non si vede". Ma non finisce qui: un vecchietto seduto a un tavolo alle spalle del cantante, si alza e versa un bicchiere d'acqua sul volto di Adriano.
Anche Maria De Filippi - Doccia gelata in barca per Maria De Filippi che ha raccolto la sfida lanciatagli da Alessandra Amoroso e, in costume da bagno e occhiali da sole, si è inflitta la 'secchiata benefica' per l'Ice Bucket Challenge. Nel video la De Filippi ringrazia Amoroso per la "bellissima sfida", invita tutti a non fare solo video ma anche donazioni e 'nomina' Piersilvio Berlusconi, Elena Boschi, Francesco Sole e Aldo Grasso.
Il direttore del GrRai raccoglie l'invito di Renzi - Radio1 e la redazione del Giornale Radio Rai raccolgono l'invito del presidente del Consiglio Renzi sulla campagna dell'Ice Bucket Challenge contro la sla: "Prendiamo l' impegno di occuparci con maggiore continuità degli sviluppi della ricerca nel campo della medicina, in particolare di malattie devastanti come la sclerosi laterale amiotrofica" ha assicurato il direttore di Radio1 e dei Gr Rai Flavio Mucciante, nel corso del notiziario delle 8 di questa mattina, annunciando la creazione di nuovi spazi di palinsesto , dedicati all'informazione scientifica, già da meta' settembre con un osservatorio dedicato ai problemi dei fondi per la ricerca.
Segno dell'adesione alla battaglia anti-sla la secchiata d' acqua gelata anche per il direttore di Radio1, che passa il testimone a Marco Tardelli, esempio, afferma Mucciante, "dello sport che non si arrende mai", ad un'artista "sensibile" come Malika Ayane e, infine, all'intera redazione del Giornale Radio, "chiamata a sostenere in prima linea la campagna dell'Ice Bucket Challenge".
La 'doccia fredda' divide i direttori di testate – Divisi i direttori di testata chiamati in causa direttamente dal premier Renzi. Bianca Berlinguer, direttore del Tg3, ritiene che l' iniziativa possa anche andare bene, a patto che non resti fine a se stessa. "La doccia fredda ha un senso se riesce a produrre qualcosa di più. E, al momento, invece - sottolinea Berlinguer partendo dai soldi raccolti - c'è da registrare che in Italia l'accoglienza è stata tiepida, si è raccolto ben poco".
Stefano Menichini, direttore di Europa, non ha dubbi sulla bontà della doccia e accoglie di buon grado la sfida lanciata dal presidente del Consiglio, definendola una "giusta causa". Alfonso Signorini, direttore di 'Chi', dice chiaro e tondo che non raccoglierà l'invito di Renzi: "mi pare un modo per fare parlare più di sè che della causa". Sulla stessa lunghezza d'onda Enrico Mentana, direttore del Tg di La7, che affida a Facebook il suo disappunto: "ma a me sta cosa del secchio non piace proprio". Possibilista e più disponibile alla doccia appare Bruno Vespa, direttore di Porta a Porta che, in procinto di imbarcarsi per gli Usa, accenna: "Ne riparliamo al ritorno, magari ne faremo una collettiva".
Tra applausi e ironie, l'Ice Bucket Challenge, dunque, registra diversi punti di vista nel mondo dell'informazione direttamente chiamato in causa. Non appena Renzi ieri sera si è sottoposto alla 'doccia ghiacciata' lanciando la sfida ai media, Stefano Menichini, dopo aver sondato e raccolto testimonianze tra chi è schierato in prima linea nella lotta alla Sla, ha preso la decisione: la sfida va accettata, è una giusta causa. "Prima di accettare la sfida - spiega - ci siamo documentati, raccogliendo anche sul nostro sito testimonianze di persone in pirma linea nella lotta alla Sla". Insomma, le ricerche e la documentazione sono servite per attestare come "l'elemento narcisistico- spettacolare sia in secondo piano rispetto alla giusta causa". Che la 'doccia fredda' potesse essere, tutt'al più, uno scoop giornalistico ma "non certo una causa umanitaria" lo ha pensato Alfonso Signorini che nei giorni scorsi aveva chiesto al premier Renzi di poterlo immortalare durante la secchiata ghiacciata a beneficio del suo settimanale. "La mia richiesta - spiega il direttore di 'Chi' - partiva dalla consapevolezza che quella doccia avrebbe costituito uno scoop giornalistico ma mi pare un gesto ben lontano dall'essere umanitario" . Signorini fa un ragionamento più ampio: "condivido in pieno quello che ha scritto Vittorio Feltri. Mi pare che queste docce siano un modo per fare parlare più di sè che della causa Sla. Ecco perchè dico con fermezza che non raccolgo l'invito di Renzi. Consapevole che se qualcuno vuole aiutare una giusta causa è liberissimo di farlo, ma in forma privata". Invece, la 'doccia fredda' pro Sla, per dirla con Signorini, è diventata una pratica che è un po' "sfuggita di mano. E poi - ragiona ancora Signorini - tante docce ma poi non viene scucito un euro". Ecco il suo manifesto: 'più soldi e meno docce'.
Al di là dell'opportunità o meno per un direttore di testata di fare la doccia fredda, per Bianca Berlinguer la questione deve essere portata avanti attraverso un "impegno assiduo e competente da parte di tutti per avere una giusta informazione su una patologia invalidante". A questo proposito, il direttore del Tg3 ricorda: "da parte nostra abbiamo fatto molti servizi, seguendo pazienti a cui erano stati sottratti fondi per l'assistenza domiciliare". Un esempio per dire che il gesto dimostrativo che ha contagiato tantissimi vip "ha un senso se riesce a produrre qualcosa di più. Che non resti un gesto fine a se stesso. Che serva per occuparsene costantemente. Devono arrivare i fondi. E la politica deve fare la sua parte", mette in chiaro Bianca Berlinguer.
Doccia sì, doccia no, Enrico Mentana affida a Facebook il suo pensiero. Con una premessa: "non voglio fare il bastian contrario, o peggio il maestrino, né tantomeno minimizzare l'importanza di una campagna di sensibilizzazione sulla lotta contro la Sla. Ma a me sta cosa del secchio non piace proprio. Se gli altri nominati l'hanno fatta, - concede - ottimo per loro, hanno fatto benissimo". Mentana ha però un'altra idea del ruolo che deve avere chi fa informazione: "per come la penso io, chi fa informazione non ha bisogno dell'acqua gelida per attrarre l'attenzione su un problema, e sta alla sua coscienza contribuire privatissimamente, se lo ritiene giusto, a una raccolta di fondi".
M5s, Giarrusso nomina Grillo - Doccia ghiacciata anche per Beppe Grillo se accetterà l'invito del senatore M5S Mario Michele Giarrusso, che lo ha nominato sottoponendosi a sua volta alle secchiate d'acqua gelata per la battaglia anti-Sla. Oltre al "grande Beppe", Giarrusso - che ha postato su Fb il suo Ice Bucket Challenge - ha nominato i giornalisti Salvo Sottile e Alessandra Sardoni.