Smartworking fino a fine anno per i “lavoratori fragili”, sia pubblici che privati
Lo ha deciso ieri sera la Commissione Bilancio del Senato approvando un emendamento ad hoc
TREVISO - Un emendamento approvato bipartisan dalla Commissione Bilancio del Senato, ieri sera, fa luce sul destino dei “lavoratori fragili” della scuola: immunodepressi, malati oncologici, disabili che usufruiscono della legge 104. Il nodo da sciogliere stava nell’impiego alternativo al quale avrebbero dovuto assolvere non potendo entrare in classe per il rischio di contagio. Si ipotizzavano servizi di trentasei ore nei laboratori o nelle biblioteche di istituto; ma anche a supporto delle attività degli organi collegiali, degli uffici amministrativi e per i progetti di istituto.
In ogni caso in un servizio in presenza nell’istituto di appartenenza. L’emendamento approvato dalla commissione Bilancio del Senato fornisce indica invece un diverso percorso per tutti i “lavoratori fragili” sia pubblici che privati: smartworking fino alla fine dell’anno. A partire dal prossimo 15 ottobre. Nei prossimi otto giorni l’astensione dal lavoro non considerata come malattia e “non verrà computato nel periodo di comporto” - come si legge nel testo licenziato dalla commissione di Palazzo Madama.
La presidente Susy Matrisciano annuncia anche un finanziamento di 54 milioni “per tutelare tutti coloro che, trovandosi in quella condizione, sono esposti più di altri al rischio di un possibile contagio”