CONEGLIANO - In città ha aperto i battenti il 24 novembre una nuova realtà, frutto degli sforzi di oltre cento soci. Nella sede appena aperta, a Parè in via Einaudi 146 vicino alla rotonda della chiesa, incontro e mi confronto con il presidente Francesco Gobbi, che mi illustra le caratteristiche di questa nuovo esempio di cooperazione.

 

Dove nasce l’idea?

Gli empori come Alveare nascono negli anni Settanta negli USA, sono un fenomeno di nicchia che ora si sta diffondendo anche in Europa. In Italia siamo agli albori, infatti, Alveare è il primo in Veneto e tra i primi in Italia. Alveare nasce dal desiderio di vivere in modo più etico la quotidianità, partendo dall’atto che facciamo più spesso, ovvero mangiare. La filiera corta abbatte i costi intermedi e crea un rapporto diretto tra i soci ed il produttore. La Carta dei Valori che ci siamo dati e che ogni socio si impegna a seguire e promuovere è rigorosa, sia nei confronti della qualità del prodotto che delle condizioni dei lavoratori. Un progetto nato dalla spinta di cittadini e rivolto ai cittadini, per imparare come le soluzioni naturali siano in prospettiva sempre le migliori.

 

Cosa vi ha spinto ad unirvi?

L’idea di una comunità concorde e mutualistica, come le api a cui il nome della cooperativa si ispira, con- dividendo valori che vanno dall’associazionismo al mangiare sano, dalla stagionalità al territorio. Abbiamo una dipendente, responsabile dell’Emporio, e 120 socie e soci che una volta al mese dedicano tre ore di volontariato. Ognuno è proprietario e, al contempo, responsabile dell’acquisto e messa in vendita dei prodotti ai soci stessi e alle loro famiglie. Il nostro slogan è “Non consumatori passivi, ma fruitori attivi”, ovvero scegliere i prodotti che il “merca- to” offre, non solamente acquistarli. I principi che ci guidano sono quelli dell’ecosostenibilità, la merce arriva dal territorio immediatamente prossi- mo; se non presente, viene comunque da realtà che sono state accuratamente selezionate.

 

Come siete organizzati?

Ci siamo divisi i compiti in gruppi per fare in modo che ognuno avesse un proprio ruolo, dalla gestione del negozio alla comunicazione, dalla ricerca dei prodotti al rapporto con i fornitori, dal collegamento con i soci all’amministrazione. Così facendo si possono abbattere i costi di esercizio e offrire prodotti di qualità a un giusto prezzo. Siamo agli inizi, al momento puntiamo su merce sfusa, come frutta, verdura, pasta, riso, legumi; freschi in confezione sotto- vuoto; prodotti per l’igiene della casa e della persona... Ma puntiamo a offrire ai soci un po’ tutto il necessario per la spesa quotidiana, evitando il più possibile imballaggi, sprechi, scarto. Dopo quello che abbiamo passato (pandemia, n.d.r.), crediamo nella necessità di un nuovo modo di socializzare, di occuparsi gli uni degli altri, di trovare delle persone con cui confrontarsi e, se necessario, a cui chiedere aiuto.