CONEGLIANO - La Spes non molla e punta a ritornare in campo.

Tre gli obiettivi della società: "chiudere con gli eventi del passato, fare chiarezza, più possibile, con qualsiasi mezzo; reperire le risorse necessarie a sistemare anche finanziariamente il passato e rimettere quindi la società in normali condizioni di tranquillità economica e finanziaria. Una condizione imprescindibile per poter pensare al futuro e vedere se esistono le condizioni, certe e solide, per riprendere un percorso sportivo bruscamente interrotto".

I sogni, per i coneglianesi e non, potrebbero tornare a colorarsi di giallo e blu, non solo all'esterno ma anche all'interno della Zoppas Arena.

Per spiegare al popolo degli amici della Spes come si sta lavorando per portare il grande sport nella città del Cima, il patron Giovanni Lucchetta, ha inviato una mail. "A coloro che sono davvero interessati a ciò che Spes ha rappresentato e rappresenta, possiamo dire che la parola fine non è ancora scritta – scrive - per noi adesso non è il momento di chiacchierare o di fare proclami. Né è il momento di rispondere all’ululato dei lupi. Riteniamo di aver fatto tutto il possibile e, credeteci, non abbiamo nulla da rimproverarci. Non abbiamo certo la presunzione di sostenere di non aver mai fatto errori. Ma, se ci sono stati errori, sono stati in buonafede. Dobbiamo anche dire che è facile sbagliare quando si lavora in condizioni critiche e quando si debbono affrontare colossali difficoltà. Adesso scegliamo di stare zitti e lavorare sodo, più di prima. Poi vedremo".

Il piano di "battaglia" prevede dunque di chiedere in due, tre settimane con il passato e poi entro fine di aprile la società spera di avere certezze per risorse utili a sistemare i conti passati ed aprire un nuovo capitolo sportivo. Qualcosa bolle dunque in pentola.