MONTEBELLUNA - Oggi, giovedì 30 gennaio 2025, alle ore 20.30, presso l'Auditorium della Biblioteca comunale di Montebelluna, si terrà la presentazione del volume "Montebelluna. Profilo Storico" di Lucio De Bortoli. L'autore discuterà del libro insieme allo storico Amerigo Manesso, mentre l'editore Danilo Zanetti introdurrà l'incontro. L'evento, a ingresso libero, è promosso dal Comune di Montebelluna e dalla Danilo Zanetti Editore. Il libro offre una sintesi completa della storia della città, strutturata in tre sezioni principali: la prima riguarda le epoche paleoveneta e romana; la seconda esplora il Medioevo fino all’Ottocento; la terza tratta lo sviluppo da Nuovo Mercato ai giorni nostri. Il volume include numerosi riferimenti storici su luoghi simbolo della città, come il Castello, il Teatro e la Banca Popolare, e presenta anche una riflessione sull'identità cittadina.

Inoltre, sono riportati approfondimenti, cronologie, fonti archivistiche e illustrazioni, tra cui mappe, fotografie e disegni. Il sindaco Adalberto Bordin ha sottolineato l'importanza del volume per riscoprire le radici storiche della città, mentre l’assessore alla cultura Maria Bortoletto ha evidenziato il valore della pubblicazione come strumento di conoscenza. Lucio De Bortoli, storico e autore di numerose pubblicazioni sul territorio trevigiano, ha focalizzato i suoi studi su vari aspetti della storia locale, tra cui la Grande Guerra e il Fascismo. Amerigo Manesso, docente e presidente dell'Istresco, completerà il dibattito con un contributo sulla storia della società contadina del Veneto centrale.

Questo il breve annuncio della pubblicazione del libro, nella pagina social di De Bortoli che evidentemente non difetta d'ironia oltre che di una poderosa conoscenza storica della Città di Montebelluna: "Pensato e "messo su" da tempo, è stato infine stampato e sta in libreria. Un libro senza pretese "scientifiche", uno strumento da prendere in mano quando capita, una cosa semplice (anche se "grossa", 500 pagine), una specie di ritratto steso alla brava, tributario in parte degli altri che ne sono all'origine, ma che magari potrà servire, almeno come foto segnaletica (o ferma porta)".

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