Strage in A4: in tanti in fila per la camera ardente a Riccione
Aperta nel pomeriggio di mercoledì per l'ultimo saluto alle sette vittime
| Ansa |
RICCIONE / SAN DONA' DI PIAVE - Sono giunte a Riccione le salme delle sette vittime della strage dell'A4, nei pressi del casello di San Donà di Piave. Alle 15 di ieri, mercoledì, è stata aperta la camera ardente al palazzetto del PlayHall di Riccione.
Una lunga fila composta si era già formata qualche minuto prima dell'apertura delle grandi porte da dove poi, poco dopo le 15, familiari, amici ma anche tantissimi riccionesi hanno iniziato a sfilare all'interno per dare l'ultimo saluto ai ragazzi della cooperativa Cuore 21 e Centro 21. Le sette bare tutte uguali, disposte in fila, adornate di rose bianche e rosse e la foto ricordo, hanno avuto come primo picchetto d'onore quello di Andrea Gnassi, ex sindaco di Rimini e neo parlamentare Pd, la sindaca di Riccione, Daniela Angelini, la consigliera regionale Pd, Nadia Rossi, il presidente della provincia Riziero Santi e la presidente del Centro 21, nonché mamma di una delle ragazze deceduta Cristina Codicé. Il picchetto d'onore è stato poi formato dai volontari che hanno risposto all'appello del Comune di Riccione: 176 persone, che a gruppi di quattro si alterneranno alla veglia delle salme.
La camera ardente resterà aperta dalle 7 alle 11 di oggi, giorno dell'ultimo saluto alle vittime della strage. La chiusura della camera ardente è stata quindi anticipata "per consentire il trasferimento delle salme allo stadio Nicoletti", si legge sul profilo della coop Cuore 21. I funerali saranno alle 14.30, per dare l'ultimo saluto alle sette vittime: l'ex sindaco di Riccione Massimo Pironi, la responsabile educativa della cooperativa Cuore 21 Romina Bannini e i cinque ragazzi del centro, Francesca Conti, Rossella De Luca, Maria Aluigi, Valentina Ubaldi e Alfredo Barbieri.