Strage di api, "uccise dai pesticidi"
Niente miele, quest'anno, per un apicoltore di Susegana
| Andrea De Polo |
SUSEGANA - Decine di migliaia di api, asfissiate dai pesticidi. Brutta sorpresa per Severino Saccon, apicoltore 74enne di Susegana, che a cavallo di Ferragosto ha scoperto di aver perso il 90 per cento delle sue “bottinatrici”, le api addette alla raccolta del nettare e dei pollini. La loro unica colpa, è stata quella di aver scelto i fiori di un prato adiacente un vigneto che poche ore prima era stato trattato con i pesticidi, senza che il proprietario tagliasse l’erba (per evitare, appunto, la strage di insetti) come prescritto dalla legge.
L’apicoltore di Susegana, che per quest’anno può scordarsi la sua produzione di miele, ha sporto denuncia ai carabinieri, e ha portato le api all’Istituto Zooprofilattico di Padova, perché sia appurato l’avvelenamento da pesticidi. Se così fosse, Saccon potrebbe vedersi riconosciuto un lauto indennizzo per il danno subito. «Sono proprietario di 47 arnie di api, faccio questo lavoro da sessant’anni» spiega Saccon «e non avevo mai visto una cosa del genere. La mattina del 18 agosto mi sono accorto che davanti a tutte le arnie vi erano numerosissime api morte. Parlando con il vicino, mi ha spiegato che la sera del 16 agosto, nel vigneto a 200 metri di distanza, era stato irrorato un prodotto che emanava un fortissimo odore, tanto che lui si era chiuso in casa. Non so con sicurezza a quanto ammonti il danno subito, dovrò vedere quante arnie sono ancora utilizzabili». Le api erano tornate nelle arnie già avvelenate, e Saccon spiega che sono state le loro “colleghe” addette alla pulizia a spostarle e accatastarle sul balcone dell’alveare, fuori dal loro luogo di lavoro: «Sono una società estremamente organizzata. All’interno mantengono tutto pulito, e hanno spostato all’esterno le loro compagne avvelenate. Avevano tutte la lingua fuori, chiaro sintomo di avvelenamento».
Un’ecatombe che potrebbe non restare impunita. Per fine mese sono attesi gli esiti delle analisi dell’Istituto Zooprofilattico. Nelle scorse settimane, quelle dei trattamenti sui vigneti, diverse associazioni ambientaliste avevano denunciato proprio il rischio che questi prodotti si rivelino letali per api, insetti vari, passeri. «Mi era già capitato di perdere alcune api dopo i trattamenti» conclude Saccon «ma al massimo il 10 per cento del totale. Stavolta è stata una strage».